Con una lettera i consiglieri di minoranza di Civitanova segnalano al prefetto di Macerata l’anomalia sorta in capo alla convocazione e svolgimento dei consigli comunali. Succede infatti che recentemente si è deciso di modificare una consuetudine non scritta che prevedeva di dedicare la prima ora di discussione a interrogazioni e a seguire alle mozioni. Ma di fatto l’ora di discussione scivolava via velocemente e le mozioni si accumulavano senza essere discusse. Da qui la richiesta di applicare alla lettera il regolamento, equiparando di fatto le mozioni ad un qualsiasi altro punto all’ordine del giorno.
Ma un’altra “consuetudine” ha provocato l’indignazione dell’opposizione che si è rivolta al prefetto sperando in un interessamento e un ammonimento per modificare la prassi: infatti a questo punto le mozioni vengono confinate in fondo all’ordine del giorno e da un paio di consigli comunali, una volta esauriti i punti presentati dalla maggioranza, le mozioni dell’opposizione saltano perché viene a mancare il numero legale con i consiglieri di maggioranza che lasciano l’aula.
«Da diversi consigli comunali infatti l’ordine del giorno, stabilito dal presidente del Consiglio, sentiti i capigruppo, che ovviamente rispettano il “peso” di maggioranza e minoranza, prevede il posizionamento delle mozioni tutte agli ultimi punti dell’ordine del giorno – lamentano i consiglieri di opposizione – indipendentemente dall’ordine di protocollo rispetto agli altri punti in discussione. Negli ultimi consigli comunali la maggioranza ha poi sistematicamente fatto mancare il numero legale, impedendo di fatto la possibilità di discutere degli argomenti proposti dalle varie mozioni. Si è venuto a creare di fatto una castrazione delle funzioni stabilite per legge in capo ai consiglieri comunali democraticamente eletti: si impedisce con tale atteggiamento di svolgere il proprio ruolo all’interno dell’istituzione. Abbiamo più volte segnalato tale scorretto comportamento alla riunione dei capigruppo, dando come minoranza anche la disponibilità a trattare le mozioni dopo gli argomenti proposti dalla giunta, non volendo ostacolare l’attività amministrativa. Il comportamento sistematico e consapevole della maggioranza di chiudere il consiglio prima che si possano discutere le mozioni ha fatto chiaramente venir meno questa nostra disponibilità. Con questa segnalazione – concludono i consiglieri di maggioranza – siamo quindi a chiedere un suo intervento diretto presso la presidenza del Consiglio e la segreteria del comune di Civitanova affinché si torni al pieno rispetto del ruolo di consigliere comunale, anche quello di minoranza».
Mozioni=parlare del nulla oppure cose che non interessano o non cambia la vita ai civitanovesi è giusto metterli in fondo!!!
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Intanto definite che cosa intendete per minoranza visto che una parte va sempre alle feste con la maggioranza che pure è più sfilacciata di un vecchio sacco di juta dopo che per anni ha visto e vedrà solo patate. Però anche se sembra una barzelletta, di quelle proprio penose e mal raccontate, si dicono coesi e sempre uniti pur se è per amor proprio che si tira avanti, non certo per la comunità che spesso ho sentito recalcitrante, quasi offesa. E lo fa anche con questi tiri destrorsi, destrimani o semplicemente destri anche se sono normali tiri mancini. La destra è diventata sempre più difficile da inquadrare con i suoi centro destra da tavola, destra semplice alla vino e gazzosa , destra destra e ancora un po’ più in là, figli dell’immensità(cit). E se poi entriamo nel particolare, anche dicendo FdI, Lega Salvini e Forza Italia poi è che tutti e tre alla resa dei fatti ti fanno riflettere sul fatto se sono veramente partiti da non confondere con andati (Salvini) o andanti(Meloni ) ectoplasmi ( Tajani a cui aggiungerei Gasparri e visto che stiamo giocando in casa anche Ciarapica vero e proprio enigma civitanovese). Beh è certo facile da risolvere, però lasciamogli un angolo tutto suo dove pone e dispone , caccia e cucina il suo piatto preferito: assessore alla “tu quoque, Brute, fili mi”. Alla fin fine: “ ma di che cosa stiamo parlando”. Io non lo capisco ma visto che tutti e tre hanno i loro seguaci forse bisognerebbe cambiare approccio o molo di appoggio con cima sfrangiata come loro e alla prima folata di vento, si alza l’onda, si spezza la corda e parton per l’Africa a formare un Impero e non mi scappa la rima… Nemmeno per un semplice verbo poetico riescono ad ispirarmi. Tornando a noi, minoranza minima, visto che non avete niente da fare, tanto al Consiglio comunale che ci andate a fare, perché non cercate di scoprire che cosa bolle in pentola e con quali pesci si sta preparando il brodetto. Avrei anche potuto saperne di più, ma quando leggo Buldorini, Salvini, Mengacci, no questo non c’entra, Parcaroli che è uno di loro seppure il meno indicato a formulare in solitudine idee sull’arte del governo, Latini e Lucentini che vogliono fare il brutto e ancor peggiore tempo non riesco a leggere gli articoli dove chiedono o dovrei dire vorrebbero ordinare, E questo nonostante sia a Macerata che ad Ancona son diventati così leggeri che bisogna tenerli col filo come si fa con i “ palloni gonfiati”. Qualcuno è venuto a Civitanova per l’ultimo caso e ancora non abbiamo mai avuto spiegazioni sul primo, quello più famoso, un po’ perché inaspettato vista che come la Corsi a Macerata blindata da Saltamartini questa lo era stata da Ciarapica che nonostante ricevesse inviti a non frequentarla da molti, anche noti ex personaggi orami in pensione, aveva buttato via pure la combinazione della cassaforte poi fatta scardinare e chissà da chi, sicuramente qualcuno molto abile come ce ne sono tanti da quelle parti dove decidono come occupare i posti rimasti ancora liberi con platani, pioppi, aceri, querce, betulle e poi, oleandri, azalee, allori, ginepri ad alzar magnifiche siepi. Chiudo, chiedendo se a seguito dei tanti esposti, denunce e lamentele, dal Capoluogo vi è arrivata mai almeno una cartolina?