Nella Cgil nasce
il nuovo coordinamento donne Spi:
lo guida Silvana Ragni

MACERATA - Il sindacato pensionati si è dotato di questo nuovo organismo. La responsabile: «Indirizzeremo le nostre battaglie contro la violenza di genere»

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Maria Oretta Minnucci,, Giusy Aportone, Romina Maccari, Vilam Bontempo, Silvana Ragni, Clara Maccari, Angela Brancadori, Ivana Rosati, Sabrina Lapponi, Michela Verdecchia

Venerdì nel corso dell’assemblea generale dello Spi, è stato istituito il nuovo coordinamento donne Spi-Cgil della provincia di Macerata. Le donne che ne fanno parte hanno come primo atto eletto la propria responsabile, incarico conferito all’unanimità a Silvana Ragni di Cingoli. Ragni è stata nella Cgil prima, poi nel sindacato pensionati da molti anni, ha una lunga esperienza sindacale alle spalle. «I coordinamenti – ha detto – dovranno svolgere un ruolo importante perché sono, di fatto, sedi di relazione politica tra le donne e di comunicazione e confronto tra le diverse esperienze, progetti, forme di aggregazione ed elaborano autonomamente proposte e iniziative al fine di superare condizioni di organizzazione pregiudizievoli per le donne, anche riguardo all’esperimento di specifiche azioni presso gli organi competenti».

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Vilma Bontempo, Romina Maccari, Silvana Ragni e Sabrina Lapponi

Per ciò che riguarda gli ambiti di intervento specifico del Coordinamento donne, la Ragni ha aggiunto: «Le priorità su cui organizzare l’elaborazione e le iniziative sono, a mio avviso, la redistribuzione tra i generi del lavoro di cura e domestico, la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, la necessità di garantire adeguati livelli di welfare (in particolare in ambito socio-sanitario e nei servizi educativi) ed efficaci investimenti nel campo dei servizi utili alla la qualità della vita delle persone, per contrastare povertà e solitudine. Negli ultimi tempi – ha aggiunto – la violenza nei confronti delle donne è aumentata notevolmente e quindi indirizzeremo le nostre battaglie per contrastare in ogni modo questa manifesta realtà».

coordinamento-donne-spi-cgil2-325x244«Anche se le donne che subiscono violenza, in genere sono giovani – ha aggiunto – noi ci sentiamo coinvolte sia per solidarietà di genere, ma anche e soprattutto perché madri, nonne, zie o sorelle. Anche le pensionate subiamo spesso violenze all’interno delle mura domestiche da figli e nipoti (vedi il recente caso di Montecassiano ed altri simili) o da chi si intrufola per rubare o carpire la nostra fiducia proponendoci acquisti o sottoscrizioni di contratti fasulli. Potrei continuare con l’elenco di questo altro tipo di violenza sulle donne anziane, ma mi fermo qui, ricordando comunque l’importanza di quelle buone pratiche promosse dalla nostra organizzazione del Coordinamento donne per consolidare nella comunità e nei territori il rapporto con le giovani generazioni e con le diverse culture, per favorire il sostegno e la solidarietà alle fasce più fragili della popolazione, per rinforzare memoria storica e conoscenza attraverso il confronto e la diffusione di esperienze educative».



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