Botte, anche davanti alle figlie piccole, minacce di sfigurala, sms, pedinamenti. Queste le accuse per un 31enne, che oggi ha patteggiato un anno e quattro mesi, con la sospensione condizionata alla frequentazione di un corso di riabilitazione per uomini violenti. La sentenza è stata emessa oggi dal tribunale di Macerata. Il giovane era accusato di stalking nei confronti della donna che poi è diventata la sua ex compagna, di due anni più giovane.
Gli atti persecutori nei confronti della donna sarebbero andati avanti, secondo l’accusa, per quasi due anni. I due vivevano insieme in un centro dell’entroterra e hanno anche due figlie piccole. Secondo l’accusa, la giovane una volta durante una vacanza sarebbe stata schiaffeggiata da lui ripetutamente per questioni economiche. Poi a fine 2020 la situazione sarebbe degenerata, con lui che avrebbe iniziato a perseguitarla continuamente. Fino a quando non l’avrebbe proprio cacciata di casa, quando lei confessò di aver trovato un altro uomo. Secondo l’accusa, in particolare, lui l‘avrebbe presa più volte a calci anche davanti alle figlie, e avrebbe minacciato di sfigurarla. Inoltre, sempre secondo l’accusa, lui l’avrebbe minacciata anche via sms utilizzando le figlie per la nuova relazione che lei aveva instaurato. Il tutto sarebbe andato avanti fino a luglio 2022, cioè fino a quando lei ha deciso di denunciare quanto stava subendo.
Oggi davanti al giudice Domenico Potetti, con l’accusa sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, il 31enne ha scelto di patteggiare assistito dagli avvocati Emiliozzi e Lancellotti. Con la condizione però che frequenti un corso di riabilitazione. La donna, assistita dall’avvocato Sabrina Carnevali, si era costituita parte civile.
*Il nome dell’imputato viene omesso a tutela dell’identità della vittima
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