Cassonetti intelligenti a Corneto,
sperimentazione dall’autunno

MACERATA - Si tratta di un sistema in grado di riconoscere l'utente e misurare i rifiuti indifferenziati al momento del conferimento. L’assessore all’Ambiente Laura Laviano: «L'obiettivo è raggiungere un'elevata percentuale di raccolta differenziata». Sono 10 le postazioni collocabili individuate per 480 utenze Tari

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Un cassonetto

di Mauro Giustozzi

Cassonetti intelligenti per la raccolta rifiuti a Macerata, dalle zone extraurbane si passa ora ai quartieri, con Corneto che sperimenterà per primo la novità entro fine anno, in autunno presumibilmente tra ottobre e novembre, quando esordirà il nuovo sistema di raccolta.

La decisione è stata adottata dalla giunta maceratese che ha valutato positivamente il progetto pilota di raccolta dei rifiuti messo a punto lo scorso marzo, un sistema in grado di riconoscere l’utente e misurare i rifiuti indifferenziati al momento del conferimento.

L’ufficio Ambiente ha ritenuto opportuno estendere tale sperimentazione al quartiere di Corneto in adiacenza all’area extraurbana già interessata dall’iniziativa e caratterizzato sia da una raccolta porta a porta sia da uno sviluppo topografico che lo rende quasi completamente privo di interferenze esterne.

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L’assessore Laura Laviano

«Diciamo pure che sarà la vera sperimentazione di questo sistema – ha detto l’assessore all’Ambiente, Laura Laviano – visto che quanto attuato in precedenza nelle zone extraurbane era un ammodernamento del sistema di conferimento dei rifiuti mentre nel caso di Corneto si tratta di passare dal porta a porta a questo diverso tipo di conferimento attraverso i cassonetti, dispositivi elettronici in grado di riconoscere l’utente e abilitarlo al conferimento. La scelta è caduta su questo quartiere per il semplice motivo che confina con zone dove già è stata sperimentata con successo la raccolta tramite cassonetti intelligenti. Abbiamo spinto in questa direzione visto che l’utenza coinvolta nella prima fase ha accolto bene questa innovazione: peraltro si è praticamente azzerato anche quel problema legato a sacchetti ammassati fuori dai cassonetti e abbandonati. Aree di libero accesso che prima vedevano lasciare sacchetti dei rifiuti da parte di persone non di Macerata o che andavano lì da altre zone della città, situazione che vedeva i cassonetti stracolmi con l’impossibilità di chi invece abita in quella zona di conferire il proprio rifiuto.

Dall’introduzione di questi nuovi cassonetti non si sono registrati più questi abbandoni e nello stesso tempo il cittadino si è riabituato a fare raccolta differenziata proprio perché le ridotte dimensioni delle bocche di questi cassonetti obbliga ad effettuare un più dettagliato differenziamento del rifiuto».

Le utenze Tari interessate nel quartiere di Corneto saranno 480, e le postazioni di cassonetti collocabili sono 10: l’ufficio Ambiente del Comune si è attivato per richiedere alla ditta Emz tecnologie ambientali di Bolzano un preventivo per l’acquisto e fornitura di 30 cassonetti (10 per ogni frazione ad esclusione di umido e vetro) provvisti di calotta volumetrica (per l’indifferenziato) e di sportello (per multimateriale e carta) e di 500 tessere per gli utenti, con il Comune che ha stanziato per sostenere l’acquisto dei cassonetti e delle tessere, la somma complessiva di 54.934 euro. L’iniziativa anche stavolta è partita dal comune di Macerata in concerto col Cosmari come era accaduto nella fase di avvio del progetto con le prime dieci postazioni, otto destinate a servire le utenze nelle zone di contrada Collevario, Fontescodella, Corneto, Vallebona e Valteia e due dedicate agli studenti universitari fuori sede e posizionate lungo viale Trieste e viale Leopardi. Il sistema sarà analogo: ogni postazione è costituta da un cassonetto per la raccolta del rifiuto secco non riciclabile munito di dispositivo elettronico di controllo dell’apertura e calotta volumetrica; un cassonetto per il multimateriale (plastica e barattolame metallico) e uno per i rifiuti cartacei dotati entrambi di dispositivo elettronico di controllo dell’apertura e coperchio calibrato; un carrellino per il vetro e uno per i rifiuti umidi organici, liberamente accessibili. Il riconoscimento dell’utente e l’apertura dei cassonetti avverranno tramite un’app, scaricabile sullo smartphone o in alternativa tramite l’emissione di una card elettronica.

«Il software consente di individuare immediatamente l’utenza Tari ed i cittadini nella quasi totalità ha fatto richiesta del codice per utilizzare l’app – prosegue Laviano -. Il nostro obiettivo è raggiungere un’elevata percentuale di raccolta differenziata come avviene, a esempio, a Ferrara, città universitaria come Macerata, un modello a livello nazionale. Certo è che se poi si riuscisse ad estenderla a tutto il territorio comunale sarebbe a mio avviso molto importante perché contribuirebbe a rendere più pulita la città».

 



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