Stalking nella “Notte dell’opera”
«Costrinse la fidanzatina a spogliarsi:
non gli piaceva l’abito rosso»

MACERATA - Vittima una ragazza che aveva 16 anni all'epoca dei primi presunti episodi. Sarebbe anche stata convinta a rubare l'oro alla nonna. Nei guai un 24enne maceratese che è imputato davanti al gup

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L’avvocato Maria Cristina Tasselli

di Gianluca Ginella

Un abito rosso che non gli sarebbe piaciuto, l’avrebbe portata in un parcheggio, costretta a spogliarsi, e più tardi portata in un posto isolato e lì avrebbe minacciato di ucciderla. Un episodio che sarebbe avvenuto nel luglio del 2019 la sera della Notte dell’opera a Macerata e in cui il tema era Rosso desiderio, da qui il colore dell’abito di una ragazza all’epoca sedicenne. Sotto accusa è finito un giovane di 24 anni, maceratese, che aveva una relazione con la ragazzina e che ora deve rispondere di stalking e anche del fatto di aver convinto la ragazzina a rubare dei gioielli a sua nonna.

L’accusa, sostenuta dal pm Claudio Rastrelli, parla di minacce che il 24enne avrebbe fatto alla ragazza «Ti tolgo la bellezza», «ti faccio scomparire», «ti rovino la vita». Di botte, perché l’avrebbe schiaffeggiata. E poi dell’episodio della Notte dell’opera quando non gli era piaciuto che avesse indossato un vestito rosso.

violenza-sessuale-stalkingLa minorenne non poteva andare a casa a cambiarsi perché non aveva le chiavi e così lui avrebbe portato la giovane in un parcheggio, quello del palazzetto dello sport e costretta a togliersi l’abito, e inoltre l’avrebbe minacciata di farle del male e di farla tornare a casa nuda. In seguito, quando era già buio, avrebbe portato la ragazza in un altro parcheggio, avrebbe provocato una lite e dopo essere scesi l’avrebbe spinta violentemente contro la vettura.

Dopo essere risaliti l’avrebbe portata in una zona lontana dalle case e avrebbe minacciato la ragazza di ucciderla. Lei, dopo quel fatto, si era allontanata per alcuni mesi da Macerata. Circa due anni dopo, il 28 settembre 2021, lui avrebbe colpito la ragazza con un calcio al volto. Il motivo? Gelosia, perché lei avrebbe detto di voler interrompere la relazione. Per via del calcio aveva riportato sette giorni di prognosi. L’accusa parla poi di telefonate, sms dal tenore diffamatorio e molesto, pedinamenti, controllo del cellulare. Inoltre si sarebbe presentato nei luoghi frequentati dalla ragazza e in almeno una occasione avrebbe minacciato e percosso amici che si trovavano con la ragazza. I fatti sarebbero avvenuti dal 2018 al febbraio 2022.

Nell’agosto del 2018, inoltre, il giovane avrebbe convinto la ragazza, all’epoca minorenne, a rubare dei gioielli dalla casa della nonna. L’accusa parla di un anello con zaffiro, di un paio di orecchini con pietre in oro, un ciondolo rotondo in oro, una catenina in oro e una catenina con croce e pietre in oro. Il giovane è accusato di aver ricettato quei gioielli, vendendoli ad un Compro oro e ottenendo 2.300 euro. Il giovane, assistito dall’avvocato Maria Cristina Tasselli, è imputato davanti al gup Claudio Bonifazi del tribunale di Macerata. Oggi l’udienza è stata rinviata per una mancata notifica.

*Il nome dell’imputato viene omesso a tutela dell’identità della vittima



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