Assise bollente a Camerino:
tra due sospensioni
e la pomata di Pierdominici

POLITICA - Il Consiglio stoppato due volte: quando l'ex sindaco Sandro Sborgia ha chiesto di poter ammettere a partecipare la consigliera Lucia Jajani (da remoto) e quando voleva fare la dichiarazione di voto sul bilancio preventivo. Tensioni, botte e risposte, avvertimento di richiedere la presenza dei vigili, accuse di scorrettezza istituzionale

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Cesare Pierdominici durante il Consiglio comunale con la pomata in mano

di Monia Orazi

Ricompare la pomata in consiglio comunale a Camerino, la stessa consigliata dal presidente del consiglio comunale Cesare Pierdominici alla minoranza durante il consiglio comunale in cui la stessa minoranza aveva presentato una mozione riguardante alcuni suoi commenti su Elly Schlein, che è stata discussa a porte chiuse ad aprile.

Anche l’altra sera, in una seduta in cui non sono mancati toni accesi, Pierdominici all’inizio delle comunicazioni del sindaco, estrae la confezione della pomata poi con la mano fa un 4 all’indirizzo della minoranza, riferito agli anni restanti del mandato. Il consiglio è stato sospeso due volte, la prima quando Sandro Sborgia ha chiesto di poter ammettere partecipare la consigliera Lucia Jajani, che aveva chiesto di collegarsi da remoto, la seconda quando lo stesso Sborgia voleva fare la dichiarazione di voto sul bilancio preventivo.

All’inizio Sborgia ha chiesto una mozione d’ordine, chiedendo al segretario comunale Paolo Cristiano se fosse stato possibile, ai sensi del regolamento del consiglio comunale ammettere a partecipare la consigliera Jajani. A questo punto il presidente del consiglio comunale Pierdominici ha detto che il segretario non doveva rispondere, dicendo a Sborgia che se avesse continuato a parlare gli avrebbe tolto la parola. Tra i due sono volate parole e botta e risposta continui, il segretario ha risposto che sulla modalità di convocazione della seduta in presenza, da remoto o in formula mista decide il presidente del consiglio comunale, il quale ha ribadito che la consigliera Jajani non avrebbe dovuto presentare richiesta da remoto, dopo la convocazione del consiglio.

Ha detto Pierdominici, rivolgendosi a Sborgia: «La prossima volta farò il consiglio comunale con i vigili e la sbatterò fuori». Il presidente del consiglio comunale Pierdominici ha ricordato che ogni consigliere può fare un solo intervento e non deve interrompere in continuazione, richiamando più volte Sborgia all’osservazione del regolamento, cosa che dice essergli stata impedita dalle urla del consigliere di minoranza. Sborgia ha richiamato Pierdominici ad usare un linguaggio più consono. «Volendo si sarebbe potuta modificare la modalità di convocazione del consiglio comunale», ha spiegato Cristiano. A questo punto è intervenuto il consigliere capogruppo di maggioranza Gianluca Pasqui: «Auspico che questo sia l’ultimo consiglio comunale con queste urla, resto senza parole. Lei Sborgia che compie un percorso di equità che vale per tutti. Tutte queste urla non le capisco non sono mai sceso a questi livelli e mai ci scenderò. Nemmeno noi abbiamo dato la possibilità di intervenire alla consigliera Piscini da remoto e non è stata data nemmeno alla consigliera Fattoretti, il regolamento è questo. Spero che oggi venga messo un punto e si torni ad esprimersi in modo degno di questa sede». Sborgia si è richiamato all’illegittimità del regolamento della convocazione del consiglio da remoto «perché la partecipazione dei consiglieri viene lasciata all’arbitrio del presidente del consiglio comunale e viene impedito di fatto ad un consigliere di esercitare il proprio mandato, mentre nel caso di un consigliere di maggioranza è stato consentito di collegarsi da remoto».

Il sindaco Roberto Lucarelli: «Condivido quanto detto da Pasqui, questo consiglio comunale non è abituato a temi e toni del genere. Non sono offeso come sindaco perché non ho la laurea, non è un difetto». Lucarelli ha voluto ringraziare poi il vicepresidente del consiglio regionale Pasqui ed il presidente del consiglio regionale Dino Latini, perché il prossimo 31 maggio a Camerino sarà fatta la consegna delle Costituzioni ai diciottenni nell’aula magna dei licei. Si è sentita in sottofondo la voce di Sborgia, a questo punto c’è stata la seconda sospensione del consiglio richiesta dal presidente Pierdominici. La seduta è stata sospesa per due minuti, Pasqui al rientro ha chiesto con una mozione d’ordine di rispettare il regolamento: «Chiederò che quando non ci sono le condizioni per proseguire, si attui una sospensione minima del consiglio comunale di 60 minuti, perché è ora di eliminare questi atti barbari, comportamenti che nulla hanno a che vedere con gli interessi collettivi». Sborgia si è detto d’accordo sulla necessità di avere un comportamento adeguato di rispettare il regolamento, spiegando che ha la possibilità di criticare il regolamento qualora lo ritenga illegittimo.

Si è tenuta poi la discussione sul bilancio di previsione e punti collegati, illustrati dall’assessore Erika Cervelli. Tasse e tariffe comunali restano invariate. Critico Luca Marassi sulla ricostruzione: «Oltre alle opere avviate dalle precedenti amministrazioni, non vediamo progetti di rilievo, non si sa ancora cosa l’amministrazione voglia fare del centro storico. Inopportuno accendere nuovi mutui per otto milioni di euro». Sono poi stati votati i vari punti collegati al bilancio con l’astensione del gruppo consiliare Ripartiamo e Sborgia ha iniziato a fare la dichiarazione di voto sul bilancio ma gli è stato detto che aveva finito il tempo. A quel punto con Sborgia che ha parlato dicendo poche parole, è stata sospesa nuovamente la seduta da parte del presidente del consiglio comunale e chiuso l’audio. Al ritorno della maggioranza dopo 5 minuti Pasqui ha riproposto la mozione d’ordine con la sospensione minima del consiglio da 60 minuti, dicendo che è per educare al funzionamento corretto del consiglio. Oggetto del contendere era la richiesta da parte della minoranza di allungare il tempo previsto di 5 minuti per la dichiarazione di voto, come previsto da un articolo del regolamento comunale per temi di particolare interesse come ad esempio il Prg, oppure il bilancio, poi votata e respinta dalla maggioranza. Ha detto il consigliere Marassi: «È un comportamento scorretto, in questo consiglio vanno evitate battute sarcastiche, gestuali e mostrare oggetti come accaduto mezz’ora fa. Sono comportamenti inaccettabili specialmente da chi ricopre incarichi istituzionali». Il riferimento di Marassi come si è visto nelle immagini è stato di nuovo al fatto che il consigliere Pierdominici ha mostrato la confezione di una pomata. È stato poi il sindaco Roberto Lucarelli a rispondere nel merito delle critiche di Marassi: «Ci si ricorda oggi delle opere pubbliche, sono sorpreso da queste dichiarazioni, non so chi è stato qui prima di me cosa abbia controllato si era scordato dei piani attuativi noi abbiamo già fatto la comunità energetica ieri c’è stata una riunione per la delibera sull’ordinanza speciale del piano di caratterizzazione. Si parla dei nostri impianti sportivi, i mutui sono investimenti per la comunità».

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