Il fiume Potenza ha eroso gli argini,
danneggiato l’acquedotto del Nera:
spazzati via 220 metri di condotta

MACERATA - Danni conseguenti all'ondata di maltempo di gennaio. Al via i lavori. Il Consorzio del Nera costretto a fermare il servizio nei Comuni di Montecassiano, Montefano, Appignano e Osimo, che però hanno altre fonti di approvvigionamento. Opere per 155mila euro. Il presidente Marco Blunno: «Intervento immediato»

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I lavori per la sistemazione dell’acquedotto

di Luca Patrassi (foto Fabio Falcioni)

I lavori in corso da alcuni giorni al confine tra i Comuni di Macerata e di Montecassiano, subito dopo il ponte dedicato a  San Giovanni Paolo II, lato fiume Potenza, sono ben visibili stante i mezzi coinvolti e l’ampiezza delle tubazioni da porre in opera. Sulla tipologia di lavori si sono rincorse alcune voci, fino a far emergere quella ufficiale: stanno lavorando le imprese chiamate dall’Acquedotto del Nera per ripristinare circa duecentoventi metri di condotta idrica spazzata via, o comunque danneggiata, dal maltempo dello scorso gennaio.

PonteVillaPotenza_FF-2-325x217Per la verità, qualche dubbio uno se le pone pure in considerazione del fatto che a gennaio  non si era trattato di un evento di portata clamorosa, tale insomma da spazzare via circa quindici metri di terreno, quelli che c’erano tra il fiume e la condotta realizzata dall’Acquedotto del Nera non tantissimi anni fa. Insomma, le piogge di fine gennaio hanno “ultimato” un lavoro di erosione in corso evidentemente da anni nel silenzio di chi sarebbe dovuto intervenire, e non lo ha fatto in tempo utile, per sistemare gli argini del fiume. Come dire, anche stavolta si sono aspettati gli eventi e i danni per fare le opere.

A correre subito ai ripari è stato lo stesso Acquedotto del Nera, titolare della condotta che a valle del tratto danneggiato serve i territori di Montecassiano, Appignano, Montefano e Osimo: la società ha anche bloccato l’erogazione nei territori appena citati, Comuni che hanno comunque un’altra rete idrica di approvvigionamento. Acquedotto del Nera che è entrato in azione per il ripristino e che nulla evidentemente ha a che fare con la manutenzione degli argini del fiume, attività di competenza del Genio civile della Regione Marche. Ora si tratta di ripristinare 220 metri di conduttura per un costo stimato in circa 155mila euro.

PonteVillaPotenza_FF-3-325x217Come nel suo stile, il presidente della società per l’Acquedotto del Nera Marco Blunno si limita alle osservazioni istituzionali, nessun accenno di polemica: «Siamo intervenuti con ogni consentita urgenza (dopo i tempi necessari per le attività di studi, progettazione, procedura di gara) per mettere mano alle opere, sollecitate peraltro anche dai Comuni di Montecassiano, Montefano, Appignano ed Osimo cui abbiamo dovuto chiudere nell’immediatezza del danno i rifornimenti. Richiesta analoga di ripristinare quanto prima – si consideri che in estate infatti il fabbisogno idrico dei territori non può fare a meno della nostra risorsa – la funzionalità della condotta è stata avanzata dalle società di gestione del servizio idrico che sono Apm e Astea e dalla stessa Aato 3, ente di governo del servizio. In qualità di proprietari della condotta abbiamo attivato il cantiere per il ripristino dell’opera, mentre nel contempo abbiamo anche interessato il Genio civile per verificare le cause dell’accaduto. E’ necessario in ogni caso realizzare anche opere di consolidamento degli argini o comunque le manutenzioni o i presidi per evitare ulteriori erosioni spondali. A noi risulta che lavori in tal senso siano stati programmati dal Genio Civile. L’auspicio è che si facciano in fretta».

PonteVillaPotenza_FF-4-325x217Maltempo, cattiva manutenzione, ponti: qualunque sia la causa, intanto c’è il fatto che i contribuenti si trovano a pagare 155mila euro per il danno provocato dall’erosione tra Macerata e Montecassiano. C’è anche chi ipotizza che all’origine dell’erosione ci sia una modifica delle “abitudini” di scorrimento dell’acqua del fiume dettata dalla realizzazione del vicino ponte. E’ possibile che alla fine si dirà che la colpa è del maltempo con buona pace di tutti, magari ora la Regione metterà mano ai cantieri.



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