Il rettore John McCourt durante la conferenza
Gli studenti e le studentesse di tutte le classi quinte del Liceo Classico e Linguistico “G. Leopardi” di Macerata e dei Licei Linguistico e delle Scienze Umane di Cingoli hanno assistito ad una conferenza tenuta da John McCourt, rettore dell’Università di Macerata, professore ordinario di Letteratura Inglese.
Tema della conferenza è stato il grande scrittore modernista James Joyce. Utilizzando il suo inglese con accento irlandese – uno dei tanti Englishes che sono parlati oggigiorno in tutto il mondo, come ha tenuto a sottolineare il relatore stesso – il professor McCourt ha delineato la vita e le opere di Joyce, evidenziando l’importanza e la presenza costante di Dublino nella sua produzione letteraria, nonostante egli abbia vissuto la maggior parte della sua vita tra Zurigo, Trieste e Parigi e nonostante si sentisse profondamente attratto, tanto da diventarne un grande amico, da una figura poliedrica come Italo Svevo, autore italiano che si può ravvisare dietro al personaggio di Leopold Bloom.
E proprio Leopold Bloom è uno dei personaggi dell’Ulisse, per la stesura del quale Joyce ha tratto ispirazione dal poema omerico ma dando vita ad un romanzo completamente nuovo che, attraverso il flusso di coscienza, cercava di dar voce alla mancanza di certezze e al nuovo mondo che si andava delineando in quegli anni.
Dal classico al moderno, appunto: l’Ulisse è un capolavoro all’interno del quale il lettore è protagonista ed è chiamato a collaborare per fare chiarezza tra i pensieri che si susseguono nella mente dei personaggi.
«Gli studenti ed i docenti – scrive la scuola – che hanno partecipato alla conferenza si sono sentiti essi stessi protagonisti, rapiti dagli aneddoti, dalle parole e – non ultimo – dallo humour del relatore, che il Liceo Leopardi non mancherà di invitare nuovamente per un prossimo incontro, con l’intento di rafforzare i legami tra scuola e Università».
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