Palazzo Sangallo
di Francesca Marsili
«Abbiamo scelto di rinverdire il patrimonio comunale focalizzando l’attenzione sulla storia e la cultura della nostra città». Con queste parole il sindaco di Tolentino Mauro Sclavi ha illustrato l’ottenimento di oltre 12 milioni di euro, nell’ambito del Programma straordinario di rigenerazione urbana, per la sistemazione di cinque opere pubbliche: Palazzo Sangallo, Palazzo Fidi e i tre cimiteri cittadini, quello monumentale e i due rurali di Regnano e Sant’Angelo. «Non lo abbiamo fatto noi, ma lo abbiamo fatto per la città – sottolinea Sclavi -. Le opere che abbiamo posto all’attenzione e per le quali abbiamo ottenuto fondi sono vitali per la rinascita del nostro paese. La volontà politica – aggiunge – è stata quella di spostare l’attenzione dal privato al pubblico».
Il sindaco Mauro Sclavi e l’assessora Flavia Giombetti
Il riferimento è alla precedente amministrazione Pezzanesi, che aveva inserito tra i progetti un’operazione che avrebbe visto la costruzione di un palazzetto dello sport al posto della ditta Saipa. Qualcosa che al nuovo sindaco non era mai piaciuta proprio perché avrebbe visto coinvolta una struttura privata, tra l’altro non di proprietà del Comune, elemento fondamentale per l’ottenimento dei fondi e quindi non ammissibile. Un cambio di visione che ha puntato alla riqualificazione di immobili storici strategici per il turismo e il rilancio del centro storico, oltre alla riqualificazione di strutture fondamentali per i servizi al cittadino. Ottenuti 2.630.302 di euro per Palazzo Sangallo con i quali verranno ripristinate le grotte, il cortile, il piano terra, oltre alla sistemazione sismica di tutta la struttura e il tetto. Sono 3.869.698 euro i fondi per Palazzo Fidi che vedrà anche il ripristino totale della biblioteca Filelfica. Altri 5.151.520 euro per il cimitero capoluogo che serviranno per la ripresa tutti gli emicicli, la sistemazione di circa duecento loculi oltre alla ristrutturazione della chiesa che ha subito notevoli danni a causa del sisma. Per il cimitero di Sant’Angelo 257.576 euro e 180.304 per quello di Regnano. Più altri 368mila euro per due progettazioni: una che prevede il restauro di tutte le mura urbiche e una per Palazzo Sangallo per la sistemazione del primo, secondo e terzo piano. Tutte e cinque le opere sono soggette a supervisione della Soprintendenza.
«Tra ciò che era nostro interesse abbiamo messo il ripristino di Palazzo Sangallo dove verrà sistemato anche il cortile interno, non più utilizzato da tantissimi anni – spiega Sclavi -, questo ci consentirà di avere una piazza del 1400, di notevole interesse storico, vicino a quella centrale della Libertà. L’interesse poi è stato posto su Palazzo Fidi, stabile che ha fatto studiare intere generazioni, e sulla stessa biblioteca Filelfica che potremmo portare a nuova luce».
Da sinistra: il consigliere Fabio Montemarani, il sindaco Mauro Sclavi, l’assessora Flavia Giombetti e Katiuscia Faraoni, responsabile Lavori pubblici
L’assessora alla Ricostruzione Flavia Giombetti evidenzia: «Che sia stata finanziata la progettazione per il restauro delle mura e un secondo stralcio di Palazzo Sangallo fa sperare che arrivino anche i fondi per i lavori. Il decreto è arrivato ieri pomeriggio e già da stamattina ci siamo attivati con l’ufficio tecnico – conclude -. Restituire alla città, nel giro di qualche anno, qualcosa di così importante è un orgoglio». Corale il ringraziamento del sindaco e dell’assessore ai due Commissari straordinari alla ricostruzione, Giovanni Legnini e Guido Castelli, oltre che all’ufficio tecnico del Comune che da agosto ha lavorato per poter ottenere i finanziamenti. «Per le due opere più piccole, i cimiteri di Regnano e Sant’Angelo, abbiamo delle tempistiche molto stringenti – spiega Katiuscia Faraoni, responsabile Lavori pubblici – entro il 31 luglio dobbiamo aver realizzato il progetto e individuato tecnici e ditte. Per quelle più grandi, che interessano Fidi e Sangallo e il cimitero monumentale il termine è il 31 marzo 2024». I finanziamenti riguardano l’approvazione del Programma straordinario di rigenerazione urbana connessa al sisma e al nuovo Piano di ricostruzione di altre opere pubbliche per la Regione Marche nonché dell’elenco degli interventi per il recupero del tessuto socio-economico delle aree colpite dal sisma finanziati con i fondi della Camera dei deputati per la Regione Marche e norme di coordinamento con le ordinanze 109 del 2020 e 129 del 2022.
Guardando alla storia del paese . Il Palazzo Parisani Bezzi in cui Napoleone Bonaparte firmò nel 1797 il Trattato di Tolentino con i delegati della Santa Sede non è nei progetti di recupero?
Roberto, dovrebbe essere della famiglia Gentiloni se non erro
Bettei Jonata le opere di rigenerazione urbana per essere finanziati devono obbligatoriamente essere di proprietà del Comune ed essere stati lesionati dal sisma
Flavia, ti giuro che era assolutamente un pensiero!!! Mi ricordo che cera di casa la nonna del ministro Gentiloni questa volta non era assolutamente una polemica ma assolutamente no no mi impiccio di queste cose burocratiche discorsi vecchi di paese assolutamente questa volta ho solo scritto una cosa magari non vera e totalmente leggenda metropolitana scusa non volevo essere assolutamente saccente ( come non sono ) ma riportare una leggenda popolare
Bettei Jonata assolutamente non era una critica ma solamente una precisazione
Bravi
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