La strada sbarrata
di Monia Orazi
Strada che conduce alla Rocca Borgesca di Camerino: resta ancora chiuso il tratto di viale Leopardi che ad anello si congiunge con la salita che porta al piazzale della Rocca. Qui si trova una delle due attività commerciali aperte in centro storico, la ferramenta di Sandro Santacchi, l’altra attività aperta dalla parte opposta della città è il ristorante Noè di Roberto Frifrì. Santacchi, affidando ai social la sua denuncia, chiede rapidità nella riapertura della strada, perché chi vuole raggiungere la zona della Rocca, proveniente da San Venanzio e viale Leopardi si trova la strada sbarrata e deve fare tutto il giro di Camerino passando per viale Betti.
«Essendo titolare di una delle poche attività commerciali operanti nel centro storico, già in grossa difficoltà per l’immobilismo post sisma – denuncia il commerciante – non penso sia giusto che oltre queste problematiche debba lamentare la mancanza di tutela di chi dovrebbe limitare l’isolamento e la difficoltà di raggiungere la zona nella quale tra mille difficoltà lavoro. Penso anche che indipendentemente dalla mia persona è la nostra città a meritare il massimo rispetto e tutti dovrebbero adoperarsi per questo. Sono deluso e amareggiato per questa vicenda che ormai si trascina da troppo tempo, tra l’indifferenza di tutti compreso chi dovrebbe essere deputato a risolverla».
Il commerciante, che dopo il terremoto non ha mai abbandonato il suo storico negozio racconta la vicenda: «Già negli ultimi mesi dello scorso anno l’impresa che aveva installato la gru era inattiva, avendo completato il cantiere. Nel gennaio scorso ho interpellato un assessore comunale lamentando questo problema. Mi fu detto che era stato dato all’impresa come termine per la chiusura del cantiere il 31 gennaio. Trascorso inutilmente questo termine ho di nuovo interpellato lo stesso assessore, il quale mi informava che il 20 febbraio avrebbero smontato la gru. Così è stato – continua Santacchi – la gru è stata smontata ma l’impresa impunemente da quel giorno ha lasciato l’area del cantiere nelle condizioni documentate nelle foto. Proprio ieri ho di nuovo sollecitato l’assessore il quale mi dice che si sta facendo il possibile per risolvere il problema. Questa trascuratezza non è più tollerabile e il lasciare che un’impresa possa fare il proprio comodo ai danni di una città martoriata, compromettendone la viabilità. Tra l’altro è sotto gli occhi di tutti che ci sono voluti 5 mesi per ripristinare il tratto di strada di via Cesare Battisti danneggiato dalle piogge di metà settembre con un intervento fatto dagli operai comunali in poche ore di lavoro».
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