Assemblea dell’Avis provinciale di Macerata a Pieve Torina, un modo per lanciare un messaggio legato alla ripresa del territorio dopo il sisma. Presenti oggi il sindaco e presidente della comunità montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci e il presidente Avis regionale Marche Daniele Ragnetti.
«Noi tutti abbiamo avuto conoscenza dei problemi che hanno riguardato l’équipe sanitaria addetta alla raccolta e le difficoltà oggettive che ci sono per riprendere l’attività, che sono motivo di confronto con le autorità sanitarie e politiche della Regione Marche – ha detto la presidente provinciale dell’Avis Morena Soverchia -, queste difficoltà hanno inciso e stanno incidendo negativamente sul sistema avisino». Rispetto ai dati, su un totale di 12.540 soci (di cui 343 non donatori) nel 2022 sono state effettuate 20.488 donazioni (4.370 di plasma), numeri che raffrontati con l’anno precedente segnalano un calo sia nel numero dei soci (meno 21), che nel numero delle donazioni, con un calo complessivo che ammonta a meno 954: «L’anno corrente – ha aggiunto la presidente Soverchia – non sarà di miglior auspicio se la raccolta associativa non riprenderà nei punti prelievo di San Severino, Camerino e Matelica».
Quello della raccolta associativa è infatti uno degli argomenti più rilevanti: «L’Avis Provinciale di Macerata dallo scorso settembre ha dovuto sospendere completamente la raccolta associativa nell’alto maceratese e al momento non è ipotizzabile prevederne la ripresa – ha ancora sottolineato la presidente provinciale -, questo sta mettendo a dura prova tutto l’operato dell’associazione».
Le difficoltà dell’Avis provinciale sono imputabili alla carenza di personale infermieristico dell’equipe che si occupava della raccolta associativa: «Per poter ripartire è prioritario avere personale formato alla raccolta nel minor tempo possibile – ha continuato Soverchia -, nelle zone di Camerino, Matelica, San Severino la raccolta che avveniva solo da parte dell’Avis è ferma: a Esanatoglia, si sono raccolte dall’inizio anno 43 sacche; molti donatori dei comuni di Pieve Torina, Pievebovigliana, Visso, Castelraimondo, Valfornace, Pioraco, Muccia, Serravalle, Sefro e Fiuminata che affluivano all’Unità di Raccolta di Camerino, non hanno effettuato neppure una donazione e i pochi che l’hanno fatta sono stati costretti a recarsi all’ospedale di Macerata o hanno donato fuori Provincia.
Serve un intervento risolutivo sospinto dalla sensibilità in merito degli Amministratori locali e di concerto con l’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini; ma anche all’interno di Avis regionale, perché l’Avis provinciale di Macerata non può essere lasciata da sola a combattere questa battaglia per la sopravvivenza di tante Avis comunali dell’entroterra».
Tra le questioni trattate, l’Assemblea ha ricevuto comunicazione del rinnovo della Convenzione con la Regione per le attività trasfusionali. Altra iniziativa significativa quella relativo alla gestione delle chiamate e la creazione di un incubatole del terzo settore per lo sviluppo dell’Appennino dell’Alto Maceratese allo scopo di promuovere la solidarietà del dono del sangue a tutti senza alcune distinzioni o ostacoli dovuti a deifici fisici. Dopo molti anni, l’Avis Provinciale di Macerata ha inviato due ragazzi, Mattia Montanari e Diego Pranzetti, alla scuola di formazione nazionale di Avis, mentre il prossimo 29 aprile a Porto Potenza Picena è previsto un evento dedicato ai giovani volontari della nostra Provincia, organizzato dalla Consulta Giovani Regionale.
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