«I diplomati al professionale o al tecnico
sono i più ricercati dalle aziende»

STUDIO di Confartigianato. Nel Maceratese si prevedono 26.800 entrate nel mondo del lavoro e il 70% delle domande è rivolto a chi ha un titolo secondario di tecnico, qualifica o diploma professionale. Il presidente dell'associazione Enzo Mengoni: «Un segnale di un buon dinamismo e della necessità di una rapida ripartenza produttiva»

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Enzo Mengoni

 

«L’istruzione tecnica e professionale rappresenta un asset rilevante sia sul lato della domanda di personale delle imprese, sia sul lato dell’offerta, con una presenza diffusa sul territorio di scuole e studenti iscritti agli istituti tecnici e professionali». Lo attesta un’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato. «Nelle Marche – spiega l’associazione – si prevedono entrate per 133.730 unità e il 71,2% di tale domanda di lavoro verrà attinto tra chi è in possesso di un titolo secondario tecnico, qualifica o diploma professionale (valore sopra la media nazionale del 63,2%)». Scorrendo i dati provinciali, le entrate previste per livello di istruzione nel Maceratese sono 26.800. A fronte di una domanda di personale con diploma universitario nel 9,7% casi, dello 0,8% con diploma Its (istruzione tecnologica superiore) e del 70,9% con titolo secondario di tecnico, qualifica o diploma professionale (diviso per 29,4 per istituti tecnici e 41,5 per professionali.). Il restante senza titolo di studio.

Entrando nel dettaglio regionale delle entrate previste nelle Marche, sempre secondo lo studio di Confartigianato, la domanda di personale con diploma universitario è del 10,3%, dell’1,1% di Its (istruzione tecnologica superiore) e del 71,2% di titolo secondario di tecnico, qualifica o diploma professionale (diviso per 28,2 per istituti tecnici e 43 per professionali). Il restante senza titolo di studio. Ecco, quindi, la composizione degli alunni frequentanti le scuole secondarie di II° grado nel Maceratese (i dati si riferiscono all’anno scolastico 2021/22, nda): 8.020 studenti al liceo, 4.244 negli istituti tecnici, 2.842 nei professionali (7.086, quindi, per l’istruzione tecnico-professionale, pari al 46,9% del totale). A livello regionale, invece, la composizione degli alunni frequentanti le scuole secondarie di II° grado delle Marche è così ripartita: 35.875 studenti al liceo, 21.902 negli istituti tecnici, 13.444 nei professionali (35.346, quindi per l’istruzione tecnico-professionale, pari al 49.6% del totale).

«Il mondo del lavoro ha commentato il presidente territoriale Enzo Mengoniè alla ricerca di figure professionali ben specifiche e, sulla base di queste richieste, pensiamo sia fondamentale dar seguito alla domanda occupazionale e puntare sull’innalzamento della qualità dell’offerta formativa di istruzione tecnica e professionale. Tale formazione deve essere sempre aggiornata e al passo con i tempi, per preparare adeguatamente gli studenti ad essere immediatamente inseriti nelle aziende. Sicuramente, il nuovo sistema di orientamento scolastico e formativo sta rafforzando il passaggio scuola-lavoro ma al contempo è utile promuovere l’insegnamento delle competenze imprenditoriali fin dall’istruzione scolastica, sviluppando così tra i giovani una cultura spendibile nel futuro. Guardando ai nostri territori, notiamo che le imprese largamente attingeranno per nuove professioni tra chi è in possesso di un titolo secondario tecnico, qualifica o diploma professionale, con dati sopra la media nazionale e con una propensione nell’area Fermana- Maceratese del Distretto: un segnale quindi di un buon dinamismo e della necessità di una rapida ripartenza produttiva».



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