Pasticciere sotto accusa per stalking,
dito rotto e minacce a una donna:
«Ti deturpo con l’acido»

IN AULA - L'uomo è imputato al tribunale di Macerata, deve rispondere anche di lesioni. La coppia si era conosciuta sul lavoro

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di Gianluca Ginella

Un dito rotto, le costole fratturate, le minacce di deturparla con l’acido, di portarle via i figli: questi alcuni dei presunti episodi contestati ad un pasticciere dell’entroterra maceratese, imputato al tribunale di Macerata per stalking e lesioni personali verso la donna con cui aveva avuto una relazione. Oggi si è aperto il processo davanti al giudice Andrea Belli. La coppia si era conosciuta sul lavoro, poi la donna e l’uomo avevano iniziato una relazione. Stando alle contestazioni dell’accusa (pm Raffaela Zuccarini) il pasticciere avrebbe avuto una serie di comportamenti molesti e anche violenti nei confronti della donna.

Nel dicembre 2019 avrebbe minacciato di portarle via i figli. Nel febbraio 2020 avrebbe causato alla donna la frattura dell’indice della mano. Nell’estate del 2020 l’uomo avrebbe aggredito la donna in diverse occasioni, colpendola con schiaffi e pugni. Inoltre, continua l’accusa, nell’agosto 2020 avrebbe afferrato per la mandibola e il collo la donna. L’uomo è poi accusato di averla aggredita e averle impedito di uscire dalla stanza in cui si trovava in ufficio dopo che lei aveva detto di voler rescindere il rapporto di lavoro. Il 7 febbraio 2021 dopo l’ennesima discussione, l’uomo avrebbe iniziato a distruggere il mobilio, rovesciato una scrivania addosso alla donna causandole un ematoma al piede e poi l’avrebbe scaraventata contro una cassa in ferro colpendola su un fianco. Il 16 febbraio 2022 si sarebbe appropriato delle chiavi di casa della donna e le avrebbe impedito di entrare e avrebbe minacciato di non restituirgliele.

Tre giorni dopo avrebbe minacciato la donna che avrebbe dato fuoco alla sua abitazione. Nei primi giorni di marzo 2022 avrebbe scaraventato a terra la donna, l’avrebbe presa a calci, incastrandole la gamba con forza tra una porta antipanico e il battente, procurandole un ematoma al polpaccio. Il primo aprile 2022 avrebbe minacciato la donna con un messaggio Whatsapp di deturparla con l’acido.

Il 14 aprile 2022 le avrebbe inviato una immagine raffigurante tre taniche gialle con la scritta acido muriatico, facendo riferimento di utilizzarlo verso i suoi figli. Il 26 aprile 2022 le avrebbe inviato un messaggio minacciandola di utilizzare l’acido contro sua figlia e avrebbe scritto: «tu fai un passo falso e uso l’acido contro di lei, te lo giuro». L’uomo è anche accusato di lesioni personali: per avere fratturato un dito alla donna, nel gennaio 2020, e per averle fratturato due costole nei primi giorni di aprile 2021. L’imputato è difeso dall’avvocato Paolo Giustozzi. La donna è parte civile, assistita dall’avvocato Lorella Ricciardi.

*A tutela della vittima il nome dell’imputato viene omesso.



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