Si è tenuta ieri sera, al Tempio di Don Bosco a Macerata, la celebrazione in ricordo dei 10 anni dalla scomparsa di don Ennio Borgogna, salesiano, che per 34 anni è stato anima dell’Oratorio di Macerata, «ma figura cara a tutta l’ispettoria adriatica, che ancora dopo 10 anni dalla morte riesce ad essere di esempio per molti ragazzi ed adulti».
La messa è stata celebrata dal direttore della Casa Salesiana di Macerata don Francesco Paolo Galante che, davanti a una platea numerosa, con commozione, ha ricordato l’eccezionalità di Don Ennio, un uomo capace di “ascoltare” chiunque, soprattutto i “lontani”, gli ultimi, gli emarginati, i poveri.
Un ricordo di Don Ennio è arrivato anche dalla lontana Nairobi, da dove don Felice Molino, missionario salesiano, con un video, ha rievocato con emozione la sua eccezionalità, definendolo un “Don Bosco in terra”.
La serata è poi proseguita con la “Cena del Povero”, tanto cara al salesiano, e alla presentazione del nuovo progetto missionario della Associazione M.G.S. Ser.Mi.G.O. don Ennio Borgogna, fondata proprio dal sacerdote, che quest’anno sosterrà la missione Bosco Boys di Nairobi. Un centro di accoglienza, custodito anche da don Felice Molino, dedicato ai bambini e ragazzi di strada delle baraccopoli di Nairobi. Il Ser.Mi.G.O. si impegnerà a raccogliere fondi per sostenere questa importante realtà e alcuni volontari questa estate andranno a vivere un’esperienza diretta.
Si è tenuto anche un momento di presentazione della scuola di mondialità della ispettoria salesiana che attraverso un percorso di formazione conduce giovani verso esperienze missionarie in paesi quali l’Egitto, Malta ed Etiopia.
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