«Carissime studentesse e carissimi studenti, nella vita di ognuno di noi possono capitare momenti di difficoltà. In queste situazioni non dobbiamo aver paura di chiedere aiuto, di ricorrere anche alle istituzioni come l’università stessa che possono supportare, dare giusti consigli per affrontare al meglio il percorso che si sta facendo, per cercare di affrontare e superare gli ostacoli che si stanno incontrando».
Inizia così il messaggio del rettore Unicam Claudio Pettinari, inviato per mail alle studentesse ed agli studenti dell’Ateneo e diffuso sui social alla luce dei drammatici accadimenti degli ultimi mesi in diversi atenei italiani (l’ultimo il suicidio di una studentessa a Napoli), che ha voluto sottolineare quanto sia importante essere e sentirsi “comunità” e ricorrere, nei momenti di difficoltà, a tutti gli strumenti che si hanno a disposizione, senza aver paura di mostrare le proprie fragilità. Da anni, per queste tipologie di problemi, ad esempio, l’Ateneo di Camerino ha attivo il Servizio di consulenza psicologica che è stato recentemente anche potenziato, proprio per poter soddisfare tutte le richieste, comprese quelle nelle sedi collegate.
Claudio Pettinari
«Non possiamo rimanere in silenzio – ha affermato il rettore Pettinari – di fronte a questo ennesimo tragico episodio ed è per questo che l’Università di Camerino vi vuole far sentire la sua vicinanza e si mette a vostra disposizione. Cercheremo di risolvere le problematiche che vorrete segnalarci rispettando la massima discrezione, cercando di non avere un impatto troppo forte sulle vostre vite. Vorrei ricordare che Unicam ha da anni oramai messo al centro delle proprie attività l’apprendimento e non l’insegnamento: questo perché siamo convinti che ciò che conta siete voi, le studentesse e gli studenti del nostro Ateneo, ciò che conta è che possiate seguire un percorso adatto a voi, un percorso che vi dia soddisfazione, un percorso che vi faccia star bene».
Partirà inoltre nelle prossime settimane, un innovativo percorso di sostegno e guida per risolvere eventuali difficoltà legate a metodologie di studio sbagliate o non adatte ai vari percorsi che gli studenti intraprendono, perché riferite, ad esempio, ad un’impostazione non attinente a quella universitaria, tramite podcast che saranno resi fruibili alle studentesse ed agli studenti nelle piattaforme on line e sulla web radio di Ateneo, realizzati da un’esperta nazionale specializzata nei vari ambiti del coaching in collaborazione con docenti, studenti e personale tecnico amministrativo di Unicam.
«La nostra campagna per il Ben-essere rivolta alla comunità universitaria tutta continua giorno dopo giorno – conclude il rettore Unicam – l’ateneo saprà darvi il supporto necessario anche grazie al personale tecnico e amministrativo, al personale docente, alle studentesse e agli studenti componenti le commissioni. Non abbiate mai paura di chiedere aiuto, guardiamo in alto, guardiamo la bellezza del cielo guardiamo la bellezza del paesaggio, guardiamo la bellezza delle persone che abbiamo al nostro fianco e continuiamo ad amare la vita, che è bellezza pura».
(Clicca qui sopra per ascoltare la notizia)
Bravo Carissimo Claudio.
non è facile chiedere aiuto soprattutto in una società che ha spammato un modello dove per essere all'altezza devi essere bello, ricco figo magro e furbo se dimostri un cedimento sei subito considerato un fallito uno che nella vita non farà mai i "soldi" che non ha il cellulare super costoso i vestiti giusti i 100 euro in tasca per la tiratina del sabato sera allora sei uno sfigato...questo modello lo avete creato voi tutti, le istituzioni i media e le famiglie stesse ed ora date il supporto psicologico?? ma prevenire dando valori sin dalle scuole no? soprattutto nelle scuole primarie non bisogna creare differenze già il fatto che non c'è più l'uniforme permette di discriminare chi non ha i vestiti firmati, poi i bambini tutti con i supercellulari che dovrebbero essere vietati....compiti sui tablet e chi non ha i soldi è sfigato...l'Italia ha dei modelli fallimentare a partire da politica ed a seguire media TV ed oggi purtroppo anche scuole e sanità!!! volete solo una classe di eletti di chi può e tutto il resto è merdina!!! altro esempio aberrante per fare lo spazzino o il postino chiedono la laurea ma poi un laureato non sa svolgere quelle azioni normali che un semplice diplomato magari sa fare come scrivere una lettera commerciale oppure riparare un elettrodomestico o guidare meglio...la laurea è diventato un pezzo di carta obbligatorio ma poi manca la formazione di base che nessuno sa fare 1-1 e 1/2!!!
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