Norino Torresi
Torturato per non aver rivelato dove si nascondeva il comandante partigiano Decio Filipponi. La storia di Norino Torresi, giovane fabbro civitanovese rivive nel “Quaderno partigiano”, pubblicazione che sarà presentata sabato alle 16,30 nella sala giunta del Comune di Civitanova.
Il libro narra la storia e i fatti a cavallo fra il 28 e 29 marzo del 1944 quando il civitanovese, cognato del comandante del gruppo partigiano partigiano Lucio Corradini, si trovava per lavoro tra le frazioni di Sarnano. Norino andava per i casolari di contadini a riparare attrezzi di lavoro e il 29 marzo fu fermato dai soldati tedeschi e camicie nere che nel rastrellamento portarono qualche centinano di sarnanesi in piazza. La loro vita in cambio della rivelazione del nascondiglio del comandante partigiano Decio Filipponi.
Norino Torresi non solo non parlò ma insultò il comandante dei soldati tedeschi Fischer. E per questo fu torturato. Fu poi lo stesso Filipponi a consegnarsi ai fascisti per evitare rappresaglie. Nel libro si parla di quella compagine partigiana che operava nella zona di Sarnano, Mogliano, Loro Piceno Amandola. E proprio a Sarnano erano sfollate numerose famiglie civitanovesi. La famiglia Mandolesi Pacifico, i Foà ,i Ferri,i Gaetani dei cantieri navali e il segretario del comune di Sarnano, Leonida Gaetani, padre dell’avvocato Roberto Gaetani e nonno del compianto Claudio Gaetani. Alla presentazione della ricerca storica interverranno Fabrizio Ciarapica sindaco di Civitanova, Enrico Lattanzi direttore del museo Magma e Francesco Peroni presidente sezione ANPI Civitanova. Voce recitante Emilia Bacaro.
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