di Mauro Giustozzi (foto di Fabio Falcioni)
Informazione e formazione nelle scuole con seminari e incontri con testimonial per promuovere messaggi e valori sui comportamenti responsabili da tenere prima di mettersi al volante di un’auto. E prevenzione su strada con la Polizia locale impegnata in controlli, test rapidi con l’uso dell’etilometro e di visori ottici che mostrano che tipo di reazioni si hanno alla guida quando si assume troppo alcol.
Paolo Renna, Sandro Parcaroli e Danilo Doria
Il tutto promosso con una campagna social. E’ il cuore del progetto ‘#Lifeaddicted Never Drive when you are high’, realizzato dal Comune di Macerata con la collaborazione della Prefettura e dell’Università di Macerata, il quale ha ottenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento politiche antidroga un finanziamento di 350 mila euro ed avrà una durata di dodici mesi.
A sostenere questa iniziativa ci saranno anche tutti i nove comuni compresi nell’Ambito territoriale sociale 15, il Dipartimento dipendenze patologiche Ast Macerata, la Croce Rossa locale e l’Aci sezione di Macerata. Una rete che vuole mettere in atto un’azione preventiva per ridurre l’incidentalità stradale connessa all’abuso di alcol e droga, una piaga presente anche nei nostri territori.
L’importanza di questa iniziativa è stata testimoniata anche dalla folta presenza di istituzioni, dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli agli assessori comunali Paolo Renna e Francesca D’Alessandro, il prefetto Flavio Ferdani, i docenti di UniMc Roberto Mancini e Paola Nicolini, il comandante della Polizia locale Danilo Doria e diversi rappresentanti degli altri enti coinvolti nel progetto. «Il tema dei troppi giovani che muoiono negli incidenti stradali tocca tutti noi -ha detto il sindaco Parcaroli- per cui ben venga questo progetto che sensibilizza le giovani generazioni e che coinvolge non solo le scuole ma anche l’università ed i tanti comuni dell’Ats 15 alla tematica. Facciamo squadra per far sì che i ragazzi siano consapevoli dei rischi che si corrono quando ci si mette al volante in condizioni psicofisiche non idonee».
L’iniziativa ha come obiettivi sviluppare un sistema condiviso di intervento sull’incidentalità basato sul potenziamento delle competenze e del controllo su strada favorendo l’individuazione di strategie comunicative finalizzate alla prevenzione e all’aumento della consapevolezza prima di mettersi alla guida. «Ho seguito sin dall’inizio questo progetto –ha ribadito il prefetto Ferdani- cui partecipiamo convintamente. Voglio evidenziare due aspetti: il primo riguarda le attività di controllo su chi si mette alla guida in condizioni non idonee. L’attività viene già svolta dalle forze dell’ordine ma la valenza di questo progetto è quello di essere di più ampio respiro che parte da Macerata e coinvolge altri comuni per un’attività più estesa e congiunta. Il secondo aspetto è quello legato alla movida: in questo ambito il Comune di Macerata metterà a disposizione un’unità mobile che costituisce un posto di controllo avanzato importante che potrà essere dislocato nei punti più delicati o pericolosi e questo garantirà un intervento professionale da parte della Polizia locale. Ho già assicurato che su questi controlli ci sarà ampia disponibilità all’interno del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per giungere ad un piano coordinato di interventi. Io credo tantissimo nella presenza delle forze dell’ordine nelle scuole per formare e informare i giovani. Ora che l’università e gli uomini della Polizia locale potranno svolgere anche questo compito sarà un valore aggiunto. E’ importante portare a tutti gli studenti questo messaggio di legalità e rispetto delle regole».
La vicesindaca Francesca D’Alesandro e il prefetto Flavio Ferdani
Le principali azioni previste sono la costituzione di gruppo di lavoro e gestione del progetto, potenziamento attività di monitoraggio e controllo dell’incidentalità stradale legata all’abuso di alcol e droga e attività di prevenzione e sensibilizzazione sui rischi connessi all’abuso di tali sostanze. «L’aver coinvolto così tanti soggetti in questa iniziativa è un risultato davvero importante -ha sottolineato il comandante della Polizia locale, Doria- visto che nelle Marche solo i comuni di Ancona, Senigallia e Falconara riuniti assieme hanno vinto assieme a noi questo progetto e l’altra considerazione da fare è che, con tutti i comuni dell’Ats15, arriviamo a coinvolgere un bacino d’utenza di 100 mila cittadini. E’ un sistema Macerata che si concretizza su direttive che interessano formazione, prevenzione e repressione nel contrasto all’incidentalità stradale per alcol e droga. Poi accanto abbiamo associazioni di volontariato ed altri enti che credono in questa iniziativa e ne fanno parte. Avremo come Polizia locale la possibilità di dotazioni tecnologiche per effettuare test rapidi con etilometro in occasioni di serate particolari, faccio l’esempio degli Aperitivi Europei più che la festa di San Giuliano o le serate della stagione lirica. In quei casi metteremo in campo dei gazebo dove i ragazzi potranno effettuare il controllo con etilometro prima di mettersi al volante, oppure con appositi visori virtuali ci sarà l’opportunità di rendersi conto di come incide sulla guida l’aver bevuto qualche bicchiere di troppo di vino o birra. La prevenzione scolastica riguarderà poi invece tre fasce di età: 6-13 anni, 14-19 anni e 20-30 anni. E’ una ricchezza poter avere al nostro fianco anche gli studenti universitari in questi percorsi. Per la campagna social stiamo lavorando per poter avere un testimonial d’eccezione, un campione dello sport che possa avere una grande presa sui ragazzi. Avere un pilota della Ferrari sarebbe il massimo ma mi dicono per problemi legati ai contratti sarà difficile che accada». Grande soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore Paolo Renna che ha ribadito come «sia un progetto che alza l’asticella e che responsabilizza i giovani perché quando ci si mette alla guida in condizioni non idonee si è un pericolo per se stessi e per gli altri».
I docenti Paola Nicolini e Roberto Mancini
L’assessore Francesca D’Alessandro in veste di rappresentante dell’Ats 15, ha detto che «la responsabilità nei confronti dei giovani è enorme e non più in capo alle sole famiglie o alla scuola ma oggi più che mai le istituzioni hanno il dovere di rendere consapevoli questi ragazzi del fatto che con la vita non si scherza. Noi dobbiamo dire loro a che cosa vanno incontro con l’abuso di droghe e soprattutto di alcol molto diffuso già in tenera età». Infine Roberto Mancini, direttore del Dipartimento Studi Umanistici di Unimc delegato dal rettore McCourt, ha sottolineato come «l’ateneo aderisca con convinzione ed abbiamo uno specifico interesse a partecipare per contribuire ad elevare la cultura dell’etica, la coscienza del valore della vita. Questo è un progetto sperimentale di un anno ma dobbiamo lavorare perché deve avere un seguito e non fermarsi soltanto a questi dodici mesi».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
ma se a drogarsi sono anche i poliziotti che tipo di prevenzione volete fare con i giovani?
Bisognerebbe che tutte le forze d’ordine dovrebbero controllare le strade di MACERATA 24h su 24h oppure utilizzare dei sensori quando l’automobilista e’ drogato oppure gioca con il cellulare mentre guida.
La cosa scandalosa è che esisteva già, per far fronte a tali incombenze, un Comitato, istituito circa un decennio fa, denominato “Uniti contro le droghe”, del quale facevano parte anche il Comune di Macerata e gli atenei di Macerata e Camerino.
Questo Comitato è stato immotivatamente e vergognosamente ignorato dal Prefetto Ferdani, il quale, in tal modo, ha volutamente depotenziato l’attività di prevenzione contro l’alcol e le sostanze, allontanando di fatto tutto il modo del volontariato operante in questo settore e le varie comunità terapeutiche.
Va aggiunto che le associazioni di volontariato hanno sinora operato (e continuano comunque a farlo) a titolo puramente volontaristico, senza mai richiedere nemmeno il rimborso delle spese per le varie trasferte che si rendevano necessarie per partecipare ad iniziative nei vari comuni della provincia.
Oggi arrivano addirittura 350.000 euro, per un’attività che è stata sempre fatta a costo zero. Uno scandalo nello scandalo.
L’unica cosa positiva di tutta questa storia incomprensibile è che probabilmente il Prefetto Ferdani a breve sarà trasferito da Macerata (in genere i prefetti durano in carica in una sede due o tre anni), dove non lascerà certo un buon ricordo, tanto più se raffrontato all’operato di chi l’ha preceduto.