L’Erasmus Day
Auditorium dell’Università di Macerata gremito per la presentazione del nuovo bando Erasmus. Ogni anno sono circa 300 gli studenti Unimc che partono per studio e soggiorno all’estero nell’ambito del programma. Quest’anno l’ateneo mette a disposizione degli iscritti a corsi di laurea o dottorato 834 posti-scambio per trascorrere dai due ai dodici mesi in una delle 185 università europee partner di ben venticinque Paesi diversi. «L’Erasmus – ha detto durante il suo saluto il rettore John McCourt – è un’esperienza che può cambiare la vita anche in modi inaspettati. Vi darà la possibilità di sperimentare un altro tipo di università, un altro modo di interloquire con nuovi professori. Uno scambio di culture e lingue, di esperienza di vita all’estero molto arricchente e professionalizzante per l’accesso al mondo del lavoro».
Un pensiero è andato alla Turchia devastata dal sisma: «Sentirsi Unione Europea – è stata la riflessione della delegata ai rapporti internazionali Benedetta Barbisan – significa sentire che quelle vicende ci appartengo e le sentiamo nostre come quelle che troviamo svoltato l’angolo. Riuscire a trovare la propria strada nel mondo ha a che vedere con la conoscenza che si matura nel percorso di formazione, ma anche con la conoscenza di sé, dei propri punti di forza. L’esperienza Erasmus servirà anche a questo, perché funzionerà da liquido di contrasto per tirare fuori quelle sfumature di voi che magari qui non hanno avuto ragione di emergere con tanta evidenza».
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