La figlia di 17 anni picchiata per avere utilizzato un tubetto di mascara: questa l’accusa per un poliziotto che lavorava nel Maceratese. Vittima la figlia, civitanovese, che nel dicembre del 2021 sarebbe stata picchiata dal padre.
Secondo l’accusa, in un processo che si sta svolgendo a Milano, dove sarebbero avvenuti i fatti, l’uomo si sarebbe alterato perché la ragazzina aveva usato un tubetto di mascara che apparteneva alla compagna e l’avrebbe colpita violentemente sulle gambe, sulle braccia e sul viso. Sempre secondo l’accusa la ragazzina avrebbe riportato una prognosi di 30 giorni con l’infrazione della base della falange del dito medio di una mano. L’uomo è anche accusato di aver colpito la figlia con due calci. È inoltre accusato di aver minacciato la figlia dicendole, il giorno successivo, che se avesse voluto avrebbe potuto provocarle molti più danni fisici. Oggi si è svolta la prima udienza del processo. Parte civile si è costituita la figlia, assistita dall’avvocato Maria Gioia Squadroni. L’imputato è difeso dall’avvocato Samuele Farroni.
(Gian. Gin.)
*A tutela della parte offesa il nome dell’imputato viene omesso
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