Il prefetto Flavio Ferdani
Dissesto idrogeologico, riunione in prefettura ieri convocata congiuntamente dal prefetto Flavio Ferdani e dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Chiesta ai sindaci una scheda delle aree a rischio per poter fare una mappatura definitiva. Presenti il presidente della Provincia Sandro Parcaroli e tutti i sindaci dei comuni del territorio, il comandante provinciale dei vigili del fuoco e i comandanti provinciali dei carabinieri e dei Forestali.
«L’incontro ha costituito un’opportunità per affrontare il tema del dissesto idrogeologico alla luce anche degli eventi metereologici fuori scala che hanno interessato diversi comuni della provincia ed un momento di riflessione sull’importanza della cura del territorio e della sua manutenzione» ha detto il prefetto. Per contrastare il rischio idrogeologico e idraulico sono necessari interventi che prevedano la massima collaborazione tra le istituzioni.
La riunione ha consentito anche di illustrare le raccomandazioni operative contenute nella direttiva del dipartimento di Protezione civile per prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza per frane, alluvioni. Il presidente Acquaroli ha effettuato una sintesi dello stato delle opere in corso di realizzazione o in fase di progettazione da parte della Regione sulle aste fluviali e sui punti di criticità del territorio provinciale. Le 36 opere rientrano nel complessivo piano di interventi programmato dalla Regione, che ha previsto per i prossimi tre anni uno stanziamento mai così corposo, di oltre 21 milioni di euro, per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Acquaroli ha anche indicato le linee guida che fanno parte del nuovo governo regionale e che dovranno essere seguite per una complessiva politica di messa in sicurezza del territorio, che dovrà essere sempre di più fatta da interventi tempestivi, da procedure semplificate, da minori ostacoli burocratici e da un coordinamento dei soggetti competenti nelle politiche di difesa del suolo e dell’assetto idrogeologico del territorio. L’incontro si è concluso con l’indicazione di procedere ad acquisire un quadro conoscitivo generale ai fini di una definitiva mappatura delle aree a rischio idrogeologico presenti nell’ambito provinciale attraverso un’apposita scheda di rilevazione da redigere a cura dei sindaci da affiancare a quanto già risulta nelle aree circa la sussistenza di concreti ed elevati rischi per l’incolumità pubblica.
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Questo rischio idrogeologico e’ tutta colpa dei cambiamenti climatici in atto e anche colpa dell’uomo.
La mappatura a Civitanova Marche per la foce del Chienti già esiste.Ma con una variante urbanistica si vorrebbero costruire 3400 mq di commerciale in una zona pericolosissima senza rispettare i vincoli….. Avendo già dimenticato i morti di Cantiano/Senigallia ed Ischia!!!!!