Anteprima del nuovo allestimento del museo della scuola “Paolo e Ornella Ricca”
Anteprima ieri del nuovo allestimento del museo della scuola “Paolo e Ornella Ricca”, MudeSc, dell’Università di Macerata con il direttore Fabio Targhetta e la vice direttrice Marta Brunelli.
La visita era riservata ai relatori del convegno internazionale “The school and its many pasts” in corso in questi giorni. L’inaugurazione ufficiale dell’esposizione si terrà a gennaio. «E’ un gioiello che utilizzeremo con le scuole e che ci avvicina al territorio. Ricordare la scuola del passato ci permette di capire anche quella del presente», ha commentato il rettore John McCourt. «È un museo inclusivo – ha sottolineato il direttore Fabio Targhetta -, uno spazio di ricerca collaborativa, di sperimentazione didattica, che vede i fruitori come soggetti attivi e sorpresi da quello che vedono». La direttrice del Dipartimento di Scienze della formazione, Beni culturali e Turismo Lorella Giannandrea ha ricordato che «questa realizzazione è uno degli esiti dei fondi del dipartimento di eccellenza insieme al centro di ricerca TincTec su inclusione e tecnologie educative».
Nucleo della ricca collezione di pubblicazioni, strumenti e oggetti scolastici, che raccontano la storia dell’educazione nell’Italia tra Ottocento e Novecento, sono i materiali scolastici raccolti nel corso di decenni dai coniugi Paolo e Ornella Ricca e donati all’Università di Macerata. «Il museo è cresciuto sia materialmente sia culturalmente, divenendo un punto di riferimento importante nell’ambito degli studi sulla scuola», ha scritto Ornella Ricca nella lettera di saluto inviata per l’occasione.
«Il museo è un luogo destinato a comunicare, attraverso allestimenti pianificati e curati in ogni dettaglio, il senso profondo di una storia capace di riannodare i fili della memoria individuale e collettiva della scuola, ovvero del luogo e dello strumento che più di ogni altro ha contribuito a far crescere il Paese, a favorire il maturare di un’identità e di una coscienza civile unitarie».
bravi
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