Insulti, botte e minacce alla moglie:
condannato un 40enne

MACERATA - Per l'uomo tre anni e otto mesi, più il pagamento di una provvisionale di 10mila euro alla donna che si è costituita parte civile. Tra le contestazioni anche il fatto di averla colpita con una testata e in un'altra occasione di averla trascinata fuori di casa per i capelli

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Insulti, botte e minacce: accusato di aver maltrattato la moglie per anni, condannato a tre anni e otto mesi. La sentenza è stata emessa oggi dal tribunale di Macerata. I fatti si sarebbero svolti in un piccolo comune dell’entroterra maceratese dal 2017 al 2020. Imputato per maltrattamenti in famiglia un 40enne, originario del Fermano. Secondo l’accusa, sostenuta in aula dal pm Enrico Barbieri, l‘uomo avrebbe picchiato più volte la moglie, 33enne marocchina con cui ha avuto un figlio, tornando a casa spesso ubriaco. In un’occasione l’avrebbe colpita con una testata, in un’altra l‘avrebbe trascinata fuori per i capelli, strappandoglieli, in un’altra ancora l’avrebbe presa a schiaffi in faccia. E poi insulti e minacce di morte, sarebbe anche arrivato a dire che gli avrebbe portato via il figlio se l’avesse denunciato. La donna si è costituita parte civile nel processo. Il collegio giudicante ha condannato l’uomo a tre anni e 8 mesi e al pagamento di una provvisionale alla moglie di 10mila, a titolo di risarcimento.

*A tutela della vittima il nome dell’imputato viene omesso



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