Aleksandr Malofeev
Un magnetico Aleksandr Malofeev ha conquistato il pubblico che martedì 6 dicembre ha riempito il Lauro Rossi. Il giovane pianista russo, appena 21 anni e già vincitore di innumerevoli premi, ha aperto il concerto maceratese con la Sonata numero 14 di Beethoven, un pezzo tra i più classici del panorama pianistico, universalmente noto come “Chiaro di luna”. Ci si è poi immersi nella produzione musicale russa, dalla forse meno nota Sonata per pianoforte di Mieczysław Weinberg, dei 5 Preludi op 16 e del 2 Impromtus op 12 di Skrjabin per finire con l’Etudes- tableaux op. 33 di Rachmaninov. Esecuzione apprezzatissima dai presenti che, conquistati dal carisma e dall’intensità dell’esecuzione, hanno elargito al pianista grandi applausi. Malofeev ha suonato con grande sensibilità nei momenti più introspettivi del programma e con estrema lucidità e precisione nei passaggi più complessi, confermando di non essere più solo promessa del panorama concertistico internazionale ma ormai affermato e autorevole interprete. Al termine del programma di sala il pianista ha concesso, sull’onda dell’entusiasmo del pubblico, altri tre brani oltre a quelli previsti.
Presenti a teatro il Rotary club Macerata e il rettore dell’università di Macerata John McCourt, realtà che da sempre appoggiano e sostengono le attività di Appassionata. I primi sei concerti della stagione 2022/2023 hanno registrato un aumento di pubblico, tra cui tanti giovani e studenti. La stagione riprenderà, sempre al Lauro Rossi il 9 febbraio con il concerto di Gabriele Carcano. Il concerto di martedì è stato dedicato alla memoria di Francesco Cervigni, storico collaboratore dello Sferisterio e del teatro Lauro Rossi appena scomparso.
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