Sabato 26 novembre, con inizio alle 10, si terrà a Gualdo, organizzata dal Centro Studi Romolo Murri, una giornata di studio dedicata alla presentazione dell’Archivio riordinato e catalogato dell’intellettuale e uomo politico marchigiano (Monte San Pietrangeli 1870-Roma 1944).
Si tratta di un fondo documentario importante, che copre mezzo secolo di storia italiana, dichiarato a suo tempo dalla Soprintendenza archivistica delle Marche “di notevole interesse storico”, al quale Murri rivolgeva nei suoi ultimi anni pensieri attenti e preoccupati: «Quanto interesse in questo “archivio”! Riuscirò mai ad ordinarlo e salvarlo dalla dispersione?» scriveva in una lettera del 1941. Ora, dopo quasi vent’anni di lavoro, la catalogazione informatizzata di circa 25.000 carte per lo più manoscritte, condotta dal prof. Filippo Mignini, è giunta al termine e può essere offerta all’attenzione degli studiosi. Se aggiungiamo alle carte catalogate la consistente raccolta di cartoline postali, cartoline e altri documenti, l’Archivio Murri di Gualdo si attesta intorno alle 30.000 unità.
Altri documenti, in particolare la corrispondenza degli anni di politica attiva, furono trasferiti a Urbino negli anni Sessanta e ora lì conservati presso la Fondazione per lo Studio del Modernismo di quella Università. L’Archivio Murri di Gualdo, di cui si auspica una prossima digitalizzazione, anche per la conservazione di una decina di inediti composti negli ultimi anni costituisce in ogni caso uno strumento imprescindibile per lo studio e la ricostruzione della personalità umana e intellettuale di uno dei protagonisti della storia italiana della prima metà del secolo scorso.
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