«Truffe aumentate con la pandemia,
il danno è soprattutto psicologico»

PIEVE TORINA - Incontro per aiutare a difendersi dai reati (online e vis-à-vis). Il capitano Faraca: «La vittima è esposta, specie se anziana, ad una condizione di insicurezza e timore»

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Da sinistra: Angelo Faraca, Alessandro Gentilucci e Domenico Princigalli 

«Ciò che incide maggiormente sulle persone non è tanto il danno economico quanto quello psicologico, perché rimanere vittima di una truffa espone il truffato, di solito un anziano, ad una condizione di insicurezza e timore», così il capitano Angelo Faraca, comandante della Compagna carabinieri di Camerino nell’incontro che si è svolto a Pieve Torina giovedì per informare su come difendersi dalle truffe.

incontro-pieve-torina-truffe-1-650x400 Il comandante della Compagnia ha detto che durante la pandemia il fenomeno delle truffe è aumentato, e ha esposto i vari tipi di raggiri cui la popolazione può andare incontro: dal finto specchietto rotto alla tecnica dell’abbraccio, dalla cosiddetta truffa del rolex ai finti operatori Enel o del gas ai tranelli telematici e a quelli cosiddetti amorosi. Si è poi soffermato sul traffico dei dati personali e sui rischi derivanti dai social e, più in generale, da internet che, attraverso gli algoritmi, possono guidare le scelte degli individui e, nella peggiore delle ipotesi, renderli ricattabili. Ha quindi indicato come possibile soluzione tutelare il più possibile i dati sensibili, utilizzandoli solo quando strettamente necessario e su domini sicuri.

incontro-pieve-torina-truffe-2-650x433L’incontro si è svolto nella sala Rubner, presenti anche il comandante della locale stazione dei carabinieri, Domenico Princigalli e il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci. «L’Arma dei carabinieri è un punto di riferimento per le nostre comunità – ha detto il sindaco -, un’ancora di salvezza ogni qualvolta abbiamo un problema o una difficoltà. L’incontro di oggi è un’occasione per conoscere i meccanismi con cui i truffatori si approcciano alle persone, in particolare i più anziani, e assumere le relative contromisure». Princigalli ha chiuso l’incontro consigliando alla cittadinanza di rivolgersi direttamente ai carabinieri in ogni situazione sospetta: «Bisogna che la vittima superi il senso di vergogna che, a volte, subisce, per incomprensione dei familiari o per paura di un giudizio. È un rischio molto presente in queste situazioni. Ecco perché incontri come questo possono aiutare a capire quanto sia invece importante denunciare una truffa».



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