A Macerata crescerà l’Albero di Falcone,
attesa per la sorella del giudice ucciso
Il rettore McCourt: «Un onore ospitarla»

EVENTO - Maria Falcone sarà in città il 9 novembre per la “Giornata della cultura civile”. Ad accoglierla 400 studenti al teatro Lauro Rossi. Il neo numero uno di Unimc: «Sappiamo il grande lavoro che ha fatto per la costruzione di una coscienza civile diffusa in difesa della legge. Il mio nuovo ruolo? Immaginavo che questi primi giorni sarebbero stati frenetici e lo sono veramente. Però sono ricchi di soddisfazioni, anche se ancora mi perdo nel rettorato»

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A destra il direttore generale di Unimc Mauro Giustozzi, al suo fianco il nuovo rettore John McCourt

di Mauro Giustozzi

La “Giornata della cultura civile” nel segno della legalità che deve nascere nelle coscienze dei più giovani sin dalle scuole superiori. E chi se non Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso da Cosa Nostra e presidente della Fondazione Giovanni Falcone può rappresentare l’aspetto della legalità di fronte a quella che sarà una platea di 400 studenti provenienti da scuole superiori del maceratese e dell’anconetano mercoledì prossimo (9 novembre) alle 10,30 al teatro Lauro Rossi di Macerata.

Nel corso della manifestazione, organizzata dall’Università di Macerata, sarà donato alla città l’Albero di Falcone, ossia una delle gemme del famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides che cresce all’ingresso della casa del giudice a Palermo e simbolo dell’impegno dello Stato nella lotta alle mafie.

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Il rettore McCourt alla sua prima conferenza stampa da rettore

A presentare l’iniziativa stamattina il neo rettore di Unimc, John McCourt, accompagnato dal direttore generale Mauro Giustozzi e due promotori dell’evento, Rosita Pretaroli, docente coordinatrice del progetto e Tommaso Santilli, studente UniMc che ha collaborato al progetto.

«E’ un’iniziativa bellissima e sono fiero che sia uno dei primi eventi dal mio insediamento – ha esordito John McCourt – perché avremo 400 ragazzi delle scuole superiori che avranno l’occasione di incontrare Maria Falcone ed è un onore per il nostro ateneo ospitare una personalità di questo livello. Sappiamo il grande lavoro che ha effettuato per la costruzione di una coscienza civile diffusa in difesa della legge, della Costituzione, della patria come aveva già fatto suo fratello. Oggi è il 4 novembre, giorno in cui si ricordano i caduti di tutte le guerre ed io credo che anche Giovanni Falcone debba essere onorato oggi perché in fondo è caduto anche lui per questo Paese. Ringrazio le colleghe che da tempo lavorano su questo progetto per realizzare questo lavoro che alla fine è di orientamento, di radicamento sul territorio nel momento in cui Unimc sempre di più è attiva nelle scuole, realizzando eventi a tema che interessano gli studenti».

Per il neo rettore primi giorni intensi da nuovo rettore di Unimc che lo vedono impegnato in incontri e nella conoscenza della macchina operativa dell’ateneo.

rettore-mccourt-pretaroli-santilli«Immaginavo che questi primi giorni sarebbero stati frenetici – ha detto John McCourt – e lo sono veramente. Però sono ricchi di soddisfazioni: stamattina ho incontrato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, poi il vice rettore di Camerino ed altre autorità. All’inizio è necessario presentarsi e fare delle conoscenze, vedo attorno a me tanto entusiasmo stiamo iniziando bene e la prossima settimana sarà ancora piena di cose belle, ad iniziare da questo evento con Maria Falcone per continuare con incontri con i rettori degli altri atenei marchigiani che è un segnale della volontà che ho di costruire rapporti intensi con le altre università che sono su questo territorio. Giornate entusiasmanti per me, anche se devo dire che ancora mi perdo in questo grande palazzo del Rettorato che sto imparando a conoscere».

L’iniziativa, che dalla mattina porterà al teatro Lauro Rossi quasi 400 studenti e studentesse delle scuole superiori della regione, corona il progetto di orientamento al sapere etico e alla cultura civile promosso dall’ateneo in occasione dei trent’anni dalla strage di Capaci e di via D’Amelio nell’ambito della rete “Università per la legalità”, organizzata dal ministero per l’Università e la ricerca e la Fondazione Falcone, d’intesa con il Consiglio nazionale degli studenti universitari e la Conferenza dei rettori delle università italiane.

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Tommaso Santilli e Rosita Pretaroli

Il progetto, non ancora concluso, prevede una serie di attività di formazione e sensibilizzazione, ideata e coordinata dalle docenti Rosita Pretaroli, Benedetta Barbisan e Natascia Mattucci, vedrà i professori dell’ateneo impegnati con lezioni e laboratori nelle scuole ispirate agli ideali dell’umanesimo, aggiornati e adattati al contemporaneo, per accrescere in studenti e studentesse il senso di una cittadinanza consapevole e responsabile che rifiuta ogni forma di discriminazione, violenza e sopruso. «Questa giornata è tappa di un progetto di orientamento alla cultura civile che abbiamo voluto fare con le scuole ed è patrocinato dalla Fondazione Falcone di Palermo – ha sottolineato Rosita Pretaroli -. Con gli studenti delle superiori si parlerà di legalità e di cultura civile».

Nel corso della giornata i partecipanti potranno condividere le proprie riflessioni elaborate a partire dalle video interviste “Storie di Legalità” realizzate da Tommaso Santilli, dottorando Unimc, a cinque protagonisti, diretti e indiretti, della storia di Falcone: Renato Accorinti, ex sindaco di Messina, attivista e politico italiano; Angelo Di Liberto, autore del libro “Il Bambino Giovanni Falcone. Un ricordo d’infanzia”; Arianna Cona, che ha vissuto in prima persona la vicenda delle stragi di Capaci e via d’Amelio; Daniele Anselmo, presidente della Fondazione Salvare Palermo; suor Fernanda Di Monte, suora delle Paoline impegnata nell’educazione alla legalità.

presentazione-maria-falcone-1-650x469«Lavorare a questo progetto per me è stata una grande fortuna e anche una grande occasione – ha detto Tommaso Santilli -. Sono stato a Palermo lo scorso 23 maggio in occasione della celebrazione del trentennale delle stragi di via D’Amelio e Capaci e in quel contesto ho raccolto del materiale audio-video che poi è stato utilizzato per lavorare con le scuole. La giornata del 9 sarà al contempo la chiusura ed un inizio sui temi della legalità e della cittadinanza attiva proprio perché questi contenuti che mostreremo auspichiamo che possano essere utilizzati in futuro per continuare a riflettere su questi temi». A chiusura della manifestazione, il comandante dei carabinieri Forestali delle Marche, Gianpiero Andreatta, consegnerà alla città l’Albero di Falcone, una delle gemme della pianta che cresce all’ingresso della casa del giudice a Palermo e simbolo dell’impegno dello Stato nella lotta alle mafie. L’iniziativa rientra nel progetto “Un albero per il futuro”, frutto della collaborazione fra carabinieri, Fondazione Falcone e ministero della Transizione ecologica, che prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole, nei comuni italiani e dal 9 anche alle Università di circa 500 mila piantine ricavate mediante clonazione dalla pianta madre.



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