di Mauro Giustozzi
A Cagliari una battaglia durata due ore e mezzo consegna la Supercoppa italiana a Perugia capace di rimontare gli avversari e bruciarli al tie break dove la Lube è calata fisicamente zavorrata anche da qualche errore di troppo. Al contrario di una Perugia che ha trovato nuova linfa proprio dalla rimonta faticosa compiuta per tutta la gara ad inseguire Civitanova.
Giannelli e Leon i grandi protagonisti del successo umbro così come decisivo è stato l’ingresso di Plotnytski. Lube che era stata brava con la potenza al servizio di Nikolov, Bottolo e Garcia a demolire le certezze avversarie, cosa riuscita per larghi tratti della partita. Alla lunga, però, l’esperienza, la panchina e la forza della Sir Safety ha fatto la differenza. Dunque si allunga l’astinenza Lube dalla Supercoppa, trofeo che manca dal 2014 nella bacheca biancorossa. Nella finale per il terzo posto Trento ha sconfitto Modena 3-1.
La corazzata Perugia non lascia scampo ad una Civitanova molto combattiva, a tratti anche superiore agli avversari, ma che non ha saputo fino in fondo sfruttare l’aver condotto sempre avanti nel punteggio la partita e quel quarto set iniziato con gli avversari in enormi difficoltà, sotto 5-0: poteva essere il colpo di grazia da dare agli umbri ma la squadra di Blengini non c’è riuscita, subendo poi l’imperiosa rimonta di una formazione imbottita di campioni e costruita quest’anno per vincere tutto in Italia e all’estero. Resta comunque l’impressione di una squadra che ha giovani talenti che stanno crescendo e che, una volta trovata anche la giusta quadratura potrà regalare soddisfazioni ai propri tifosi in un’annata che si sapeva già è diversa da quelle del recente passato.
Nelle file biancorosse da segnalare le ottime prove fornite da un Bottolo indomito, da Nikolov cecchino infallibile dai nove metri e dallo stesso Yant entrato nella seconda parte della sfida che sta recuperando la miglior condizione. Di fronte però ad un Leon stellare, un Giannelli che ha saputo tenere unita la squadra nei momenti di difficoltà ed a un Plotnytski decisivo nel quarto e quinto parziale i cucinieri hanno dovuto alzare bandiera bianca. In questo momento Perugia è superiore a Civitanova, questo ha detto il campo nelle due sfide ravvicinate giocate dalle squadre.
Ad appena quattro giorni dall’incrocio in Superlega Lube e Sir si trovano nuovamente faccia a faccia per inseguire il primo trofeo stagionale in palio, la Supercoppa. Finora in finale contro Perugia in questa manifestazione sono maturate solo sconfitte, nel 2017 e nel 2020 per i civitanovesi. Per l’undicesima volta in 5 anni umbri e marchigiani si contendono un trofeo che li vede per la terza volta in finale, con le due precedenti appannaggio dei Block Devils. In campo nelle due squadre ben cinque reduci dal vittorioso Mondiale conquistato dalla Nazionale azzurra. Prima del via omaggio proprio agli otto protagonisti azzurri presenti a questa final four col palas che si colora di azzurro ed in passerella ci va anche il tecnico Fefè De Giorgi.
Per la sfida gli allenatori Blengini e Anastasi confermano i sestetti che hanno vinto le rispettive semifinali. Sir che si fa valere subito a muro nel 5-9 di apertura, con quattro blocchi vincenti, tre consecutivi in avvio, di Leon e Rychlicki. Civitanova però resta dentro la partita grazie ai suoi giovani Garcia (10 col 64%), Bottolo (5 con l’80% in attacco)chiamato in pipe e soprattutto Nikolov cecchino infallibile dai nove metri. Proprio il turno al servizio del bulgaro rovescia la partita. Un suo ace vale il 13-13 che apre una serie che lancia la Lube sul 17-13 (7-1 la serie biancorossa) con Perugia che accusa il colpo, va in affanno in ricezione-difesa, imprecisa con Semeniuk e Leon in attacco e così la banda di Blengini ne approfitta allungando sul 22-16 con l’errore in battuta di Leon che consegna il primi parziale ai biancorossi.
Nel secondo reazione Sir e calo, in particolare all’inizio, di Civitanova. Leon e qualche imprecisione biancorossa fa avanzare gli umbri sul 3-7. Nella Lube fatica Nikolov al punto che Blengini lo sostituisce con Yant il cui impatto sarà importante. Intanto, però, la Sir guadagna un 6-11 firmato da Russo ed un ritrovato Semeniuk rispetto al primo parziale. Garcia e Bottolo suonano la carica di Civitanova ben coadiuvati da un efficace Yant (100% in attacco)in attacco che mette a terra tre punti consecutivi che avvicinano i cucinieri (19-21). Leon (6 e 67% ) con Rychlicki e Russo stoppano il tentativo di risalita marchigiana, con Perugia che chiude alla seconda di quattro palle set grazie a Diamantini che spedisce in rete la battuta.
Equilibratissimo il terzo che vede in azione anche Yant e Anzani nelle file Lube, Solè ed Herrera in quelle perugine. Sicuramente più decisivo l’impatto dei civitanovesi in un parziale giocato punto a punto dalle due squadre che vanno in altalena nel punteggio sino ad un finale infuocatissimo con Leon che recupera il 23-23 prima che l’errore al servizio di Plotnytski dia la palla set a Civitanova che viene giocata con coraggio dai nove metri invece da Bottolo che spara l’ace che vale il 2-1. La ritrovata efficacia al servizio abbinata all’impatto decisivo di Yant che ha sostituito Nikolov le armi che hanno fatto la differenza per Civitanova.
Nel quarto Sir sotto choc che inizia malissimo con tanti errori e Lube sul 5-0. Ma poi gli umbri rientrano nella partita: non basta l’accelerata di Yant tra i cucinieri con Blengini che chiama anche Zaytsev in campo per un Garcia calato. Decide il gran finale di Leon con tre palle set conquistate dai perugini che chiudono con Rychlicki che porta i suoi al tie break. Dove Civitanova accusa la fatica di una lunga e difficile gara mentre la Sir ritrova efficacia con Leon che martella la difesa avversaria portando i suoi sul 3-7. L’inerzia della sfida è oramai nella metà campo umbra che si avvia alla vittoria e l’unico brivido che rimane è la caduta di Leon che si schianta a terra, batte la testa sul taraflex e resta per qualche minuto immobile. Per fortuna il campione polacco si rialza e finisce in panchina la sua finale, subito pronto però a gettarsi in campo per festeggiare coi compagni il trionfo in Supercoppa, il primo anche del suo allenatore Anastasi.
CIVITANOVA-PERUGIA 2-3 (25-20, 22-25, 25-23, 22-25, 8-15)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Chinenyeze 2, De Cecco 3, Bottolo 16, Diamantini 3, Garcia 21, Nikolov 4; Balaso (L), D’Amico, Anzani 4, Gottardo, Yant 18, Zaytsev 1. NE.: Sottile, Ambrose (L). All. Blengini.
SIR SAFETY SUSA PERUGIA: Russo 8, Giannelli 6, Semeniuk 6, Flavio 8, Rychlicki 14, Leon 21; Colaci (L), Plotnytski 11, Ropret, Herrera, Solè. NE.: Piccinelli (L), Cardenas Morales, Mengozzi. All. Anastasi.
ARBITRI: Zanussi e Cesare.
NOTE: spettatori , incasso euro. Durata set: 28’, 31’, 33’, 33’, 20’ totale 145’. Civitanova: battute sbagliate 20, vincenti 7, muri 9, errori 34. Perugia: bs. 21, v. 2, m. 9, e. 30.
(Nelle foto Lube in maglia rossa)
Supercoppa, Lube in finale: Modena battuta in tre set (Foto)
Chi vince la Supercoppa nn Vince più Niente!!
Chi vince la Supercoppa nn Vince più Niente!!!
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PERUGIA e’ di un’altro pianeta, x adesso nessuno la puo’ sconfiggere, e’ come la RED BULL di MAX VESTAPPEN.
E’ la storia-infinita tra CIVITANOVA-PERUGIA, e’ sempre stato uno scontro tra i “titani”, spero che si ritrovino nelle finali del campionato italiano e nella finale di CHAMPIONS, x adesso sono le due uniche squadre che stanno dominando la pallavolo maschile.
Magra consolazione…meglio l’uovo oggi che la gallina domani!!!
Il centrale francese non mi convince poi vediamo di lanciare qualche giovane italiano affamato di vittorie.