Riapertura vicolo dell’Oratorio,
al via l’iter per i lavori
Sul piatto 800mila euro

MACERATA - Approvato lo schema di convenzione con Filarmonica e Cassa Edile. L'assessore Iommi: «L’auspicio è arricchire l’immagine e la funzione del centro storico aggiungendo, oltre che la dotazione di ulteriori spazi, elementi di ulteriore narrazione storico-urbanistica sulla formazione della città murata»

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L’accesso a vicolo dell’Orto

 

La Giunta comunale ha approvato, nei giorni scorsi, lo schema di convenzione con Società Filarmonica e Cassa Edile per iniziare i lavori finalizzati al recupero dell’antico vicolo dell’Oratorio. Un passaggio pedonale tra via Gramsci e Corso della Repubblica rimasto intercluso tra palazzo Bourbon Del Monte (sede della Società Filarmonica) e palazzo Palmucci-Pellicani (già sede della Cassa Edile). All’interno del finanziamento concesso al Comune per complessivi 20 milioni di euro dal bando Pnrr, sono stati destinati circa 800mila euro all’intervento di vicolo dell’Oratorio.

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L’ex negozio Pietrarelli

«Le risorse sono destinate alla prima fase dei lavori comprendente la riapertura e la valorizzazione dell’accesso al vicolo sul fronte di corso della Repubblica, previa cessione gratuita dell’ex negozio Pietrarelli della Filarmonica e dei locali al piano strada e interrati della Cassa Edile di Macerata, mentre lo sbocco su via Gramsci attraverso il locale ora occupato dalla Tipografia Operaia farà parte di una seconda fase dell’intervento da programmarsi – ha commentato l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi -. L’auspicio è arricchire l’immagine e la funzione del centro storico aggiungendo, oltre che la dotazione di ulteriori spazi, elementi di ulteriore narrazione storico-urbanistica sulla formazione della città murata».

A seguito dell’accordo, il Comune si impegna a effettuare i sottoservizi stradali e i collegamenti con gli scarichi verticali, il restauro e la pulizia delle cortine murarie sino a una altezza di almeno cinque metri, l’illuminazione, la ripavimentazione, la rete di protezione anti piccione, le necessarie opere di bonifica, sicurezza e decoro. Le ditte private proprietarie dovranno cedere i locali e le superfici individuati entro il 31 marzo 2023 al fine di poter procedere con l’inizio dei lavori.



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