San Nicola affianca San Catervo,
Tolentino raddoppia il patrono

SANTI - L'amministrazione Sclavi ha deliberato di sottoporre al Consiglio comunale la proposta di eleggere il compatrono «visto il legame sempre più forte con la città»

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La statua di San Nicola a Tolentino

L’Amministrazione comunale di Tolentino ha deliberato l’elezione di San Nicola a compatrono della città, assieme a San Catervo. La proposta della nuova Giunta guidata da Mauro Sclavi verrà sottoposta al prossimo Consiglio comunale. 

Lo annuncia il Comune attraverso una nota stampa: 

“Da tempo immemore il patrono della città di Tolentino è San Catervo, cioè Flavio Giulio Catervo, senatore e politico romano probabilmente di origine locale, vissuto nel IV secolo dopo Cristo e ritiratosi a Tolentino.
La tradizione agiografica vuole che Catervo sia stato il primo evangelizzatore della Città di Tolentino e proprio ciò abbia comportato il martirio per lui e la sua famiglia. Sul luogo del mausoleo dedicato a Catervo e alla sua famiglia sarebbe poi sorta l’attuale chiesa cattedrale di Tolentino.
La Comunità di Tolentino, oltre al legame con San Catervo, ha via via intensificato quello con San Nicola da Tolentino, frate dell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino, canonizzato dalla Chiesa cattolica nel 1446, la cui ricorrenza si celebra il 10 settembre.
San Nicola da Tolentino fu il primo santo dell’ordine agostiniano, venerato già in vita e sin dalla sua morte e riconosciuto per le sue virtù anche prima della formale canonizzazione. Il Santo è attualmente patrono di varie città d’Italia e dell’Unione Montana dei Monti Azzurri ed è riconosciuto quale patrono delle anime del Purgatorio e della Chiesa universale nei problemi riguardanti l’ecumenismo.
La sua tomba è oggetto di venerazione da pellegrini provenienti da molte parti d’Italia e la comunità tolentinate lo ricorda ogni anno con solenni celebrazioni in occasione dell’anniversario della sua morte (per l’appunto il 10 settembre) e della concessione dell’indulgenza plenaria per chi ne visitasse la tomba per la ricorrenza, effettuata da papa Bonifacio IX (1389-1404) con propria bolla (il cosiddetto “Perdono”).
La dedizione della città verso Nicola da Tolentino è inoltre dimostrata dalla frequente dedicazione di numerosi suoi figli al santo (allo stato attuale risultano 121 cittadini residenti con il nome collegato a San Nicola).
Il riferimento normativo della Chiesa cattolica sull’elezione dei santi patroni: Normae circa Patronos costituendos et imagines B. M. Virginis coronandas del 1973, prevede che nell’accezione liturgica il patrono è “colui che, per antica tradizione o legittima costituzione, è celebrato come protettore o avvocato presso Dio”. La medesima norma prevede che il patrono sia uno, ma che per particolari ragioni sia possibile aggiungerne un altro; che sia possibile eleggerlo attraverso petizione di istituzioni e che, in tal caso, l’approvazione dell’elezione vada proposta alla Santa Sede. L’Amministrazione comunale ritiene quindi che, vista l’estrema vicinanza della Comunità locale a San Nicola da Tolentino, si possa chiedere la sua elezione a compatrono della città e pertanto è stato deliberato di sottoporre al Consiglio comunale la proposta di eleggere quale compatrono della Città San Nicola da Tolentino, nato a Sant’Angelo in Pontano nel 1245 e morto a Tolentino il 10 settembre 1305, riconosciuto come santo dalla Chiesa cattolica, canonizzato nel 1446 da papa Eugenio IV”.



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