“Ecclesia”, Monacesca entra
nel settore delle bollicine
Il racconto di Pennazzi e Cifola

MATELICA - Evento di presentazione oggi nella sede dell'azienda, le caratteristiche del vino illustrate dall'enologo Roberto Potentini. Una lunga storia di successi iniziata nel 1966

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Aldo Cifola e Marcello Pennazzi

di Luca Patrassi

Bollicine Monacesca, nasce Ecclesia. Passano i decenni, il 1966 è l’anno del debutto di Casimiro Cifola che acquista i poderi, ma in un luogo che ha secoli di storia, visto che la Monacesca è noto come insediamento benedettino dal 900, è come guardare a ieri e rivedere storie e volti. Oggi per la verità in quell’angolo meraviglioso di località Monacesca che svetta ed apre il cuore e lo sguardo a tante Marche, dal Catria al San Vicino, dai Sibillini al Vettore, a raccontare del presente e del futuro c’erano tra gi altri Aldo Cifola, figlio di Casimiro e Marcello Pennazzi, Ad del gruppo Luciana Mosconi che di recente ha rilevato la maggioranza delle quote dell’azienda vitivinicola. Il punto di partenza è la chiesetta che Casimiro quando ha fatto restaurare appena acquistati i poderi, si parte dalla chiesetta perchè è adiacente al vigneto di chardonnay usato per l’ultimo vino nato alla Monacesca, vino che appunto si chiama Ecclesia in omaggio a una presenza secolare di monaci benedettini e all’edificio sacro.

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Aldo Cifola

Ecclesia è un 100% Chardonnay, metodo classico blancs de blancs, formatosi in un vigneto che ha trenta anni di età ed un ettaro e mezzo di estensione, 1.2 chili di produzione per ceppo, tempo di vendemmia agosto. La tipologia di vinificazione la illustra l’enologo Roberto Potentini. «Un metodo classico per fare qualcosa di giovane ma saggio, Un prodotto che non delude chi cerca una bollicina importante, una bolla Monacesca». L’azienda vitivinicola Monacesca nasce nel 1966, Casimiro Cifola acquista i casolari, le cantine e i vigneti affidandosi ad enologi in tempi in cui non era per nulla scontato. Casimiro intuisce che il futuro è nella qualità e quell’idea è diventata realtà, innovazione di prodotto e brand con il figlio Aldo Cifola che sul finire degli anni Ottanta lancia il Mirum, dedicato al padre.

Nel 1991 il Mirum ottiene, primo vino bianco delle Marche, i tre bicchieri della guida del Gambero Rosso. Premi e riconoscimenti, non solo di critica: la Monacesca produce vini di eccellenza, dal Verdicchio al Camerte passando per il Sirah, il Rosè ed ora l’Ecclesia. Oggi l’evento di presentazione, protagonisti in ordine di esposizione l’enologo Roberto Potentini, ovviamente Aldo Cifola (per la cronaca in azienda è entrato da qualche anno, con la stessa passione  e competenza anche accademica del padre, Riccardo Cifola) e quel Marcello Pennazzi, Ad del gruppo Luciana Mosconi, che ha di recente rilevato la quota di maggioranza della Monacesca lasciando a Aldo Cifola, il ruolo di direttore e azionista. Peraltro la Mosconi è un’altra azienda dal cuore matelicese, lo stabilimento è a poca distanza dalla Monacesca. Passano i secoli, cambiano i volti ma non il senso e i contenuti di una storia territoriale. Le radici restano, come i saperi enologici e i sapori gastronomici, per questi ultimi oggi la firma è stata quella di un grande interprete del territorio, lo chef stellato Enrico Recanati, «Andreina».



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