Le pattuglie dei carabinieri del Radiomobile (archivio)
E’ un 28enne foggiano l’uomo arrestato questa notte dai carabinieri di Osimo, in collaborazione con i colleghi di Castelfidardo, dopo un rocambolesco inseguimento durato per alcuni chilometri. Nella direttissima di questa mattina al tribunale di Ancona, il giudice ha disposto l’obbligo di dimora a Foggia per i reati di resistenza e lesioni aggravate. Durante l’arresto, mentre i due complici si davano alla fuga a piedi, per sfuggire ai carabinieri aveva infatti tirato alcuni calci a un militare riuscendo a colpirlo. Subito è stato però ammanettato. Il processo, a seguito della richiesta dei termini a difesa, è stato fissato per il prossimo 23 novembre.
Tutto era dunque iniziato poco dopo la mezzanotte quando l’auto a bordo della quale i 3 malviventi viaggiavano, una Opel Astra, è incappata in un posto di controllo disposto dall’Arma. La vettura non si è però fermata all’alt e, anzi, ha accelerato nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
Immediatamente ne è scaturito l’inseguimento, durato un paio di chilometri e conclusosi lungo la Statale, nei pressi del casello A14 Loreto-Porto Recanati, all’altezza della ditta di autotrasporti Zallocco. Qui la banda, con una manovra repentina nel tentativo di fare inversione, è però finita per schiantarsi contro il muretto di una cabina elettrica. L’auto è andata così in panne. Ai tre malviventi non è rimasto altro che darsi alla fuga ma, mentre due sono riusciti a scappare a piedi, il 28enne è stato arrestato.
L’incidente a Corridonia
Successivamente, i carabinieri hanno svolto accertamenti sulla Opel a bordo della quale si trovavano. La targa che montava è risultata essere già nota perché utilizzata per compiere alcuni furti nella zona di Valmusone, quest’estate, ai danni di alcune aziende. Nel frattempo i due fuggitivi sono riusciti ad allontanarsi per poi rubare successivamente un Doblò e scappare a bordo del mezzo. A Corridonia hanno imboccato contromano lo svincolo della superstrada e si sono schiantati frontalmente contro un’altra auto.
Anche in questo caso i due banditi si sono dati alla fuga a piedi. I carabinieri avrebbero però elementi per risalire alle loro identità. Intanto proseguono le ricerche.
La banda era dunque composta probabilmente da pendolari del crimine che, si riterrebbe, partivano dalla Puglia per poi compiere furti nell’anconetano, quindi ripartire per il Sud Italia.
(Redazione CA)
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