«Ragazzino preso di mira da un bullo»:
cade lo stalking, condanna per lesioni

RECANATI - Sotto accusa un 24enne, gli atti persecutori derubricati in molestie (fatto prescritto). Per l'imputato alla fine multa di 752 euro

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Bullismo in una scuola, imputato condannato per lesioni, l’accusa di stalking derubricata in molestie e disposto di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Si è concluso così oggi un processo che nasce da presunti episodi di bullismo che sarebbero avvenuti tra l’ottobre del 2015 e il novembre del 2016 a Recanati e Montelupone.

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L’avvocato Sergio Ariozzi

Vittima un ragazzino straniero che nell’ottobre del 2015 aveva 13 anni. L’accusa, sostenuta dal pm Raffaela Zuccarini, parla di molestie e minacce, insulti “Testa di c…”, “finocchio”, “perché non ti uccidi”, “non vali un c…”, “sparati”, “torna nel tuo Paese”, “ti spezzo le gambe”, “ammazzo te e la tua famiglia”. Inoltre l’accusa parla di schiaffi, spinte, anche dentro l’autobus che li portava a scuola, di percosse avvenute all’interno di un bar (gli avrebbe dato una spinta violenta scaraventandolo contro un tavolo e facendogli battere violentemente l’emitorace destra, causandogli lesioni personali giudicate guaribili in 10 giorni. Oggi la sentenza. Il giudice ha condannato l’imputato a 752 euro di multa per lesioni. L’imputato, 24enne, è difeso dall’avvocato Sergio Ariozzi. Parte civile si è costituito il ragazzino, oggi 21enne, assistito dall’avvocato Francesco Acquaroli.

(Gian. Gin.)

*A tutela della parte offesa il nome dell’imputato non viene indicato



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