Danilo Donzelli
Sono 13 i comuni maceratesi che non hanno uno sportello bancario. neanche a dirlo si trovano tutti nell’entroterra maceratese. Quindi un totale di 7.598 residenti in provincia di Macerata devono varcare i confini del loro comune per raggiungere uno sportello. E’ quanto risulta da una analisi della Fabi, sindacato nel settore del credito. Dall’indagine emerge che 4 milioni di italiani vivono in comuni senza sportelli bancari. «Si tratta del fenomeno della cosiddetta desertificazione bancaria – spiega Danilo Donzelli, segretario di Fabi Ancona – che ha colpito anche la nostra regione dove a seguito delle aggregazioni tra istituti bancari, alla scomparsa delle banche del territorio ed al taglio sconsiderato dei costi, molti comuni sono rimasti senza nessun istituto di credito. Le Marche, pur non essendo tra le regioni maggiormente impattate, vedono il 2,6% della popolazione residente in comuni senza sportelli bancari. Le chiusure nel nostro territorio hanno interessato in particolar modo le zone dell’interno e più volte abbiamo denunciato la ritirata degli istituti di credito dalle zone colpite dal sisma del 2016».
L’elaborazione fatta da Fabi
In particolare in provincia di Macerata i comuni senza sportello sono Fiuminata(1.497 abitanti), Valfornace(1.051), Monte San Martino (792), Fiastra(700), Gagliole(655), Camporotondo(589), Cessapalombo (546), Sefro (431), Ussita (420), Castelsantangelo (310), Poggio San Vicino (297), Bolognola (161), Monte Cavallo (149). Nelle Marche i comuni senza banche sono 48 per un totale di 39.196 abitanti.
«E’ evidente che questo fenomeno determina forti criticità – prosegue Donzelli – cresce infatti il rischio di allontanare milioni di soggetti dal circuito legale della finanza e dell’economia.
Il ruolo sociale che le banche stanno progressivamente perdendo, anche attraverso un progressivo disimpegno sui territori, con chiusure indiscriminate e inaccettabili di agenzie bancarie, è un argomento che non può essere sottovaluto dai partiti politici. È grave che in pochi, all’interno della classe politica, si interessino a questo problema: non se ne preoccupano abbastanza con la giustificazione che, essendo le banche aziende private, sono in qualche modo legittimate a fare ciò che vogliono.
Non può passare questa semplicistica tesi proprio perché, da sempre, le banche si occupano dei risparmi degli italiani e non dovrebbero assolutamente trasformarsi in semplici negozi finanziari, riducendo così drasticamente la consulenza a imprese e famiglie, senza che nessuno intervenga».
Tanto più che l’internet banking in Italia non ha ancora fatto breccia. Secondo lo studio della Fabi, infatti, «l’Italia è infatti ancora il fanalino di coda tra i paesi occidentali di tutta l’area euro, con appena il 45% della popolazione complessiva che preferisce l’e-banking ai servizi bancari in filiale nel 2021. Rispetto a una media complessiva del 58%, nel confronto europeo il nostro Paese precede solo la Grecia (42%), la Turchia (46%), la Bulgaria (15%) e la Romania (15%) mentre fanno molto meglio di noi altri paesi importanti come Francia (72%), Spagna (65%) e Germania (50%)».
(a.p.)
Lo schema realizzato da Fabi
Tranquilli che a quanto si pagherà le bollette e il carburante questo inverno sarà un miracolo pagare da mangiare
Ma se le eliminassimo del tutto non sarrbbe meglio.
Poste italiane a go-go
14comuni salvi
Prima si aprivano sportelli a gogo ora si chiudono , dove non c'è profitto si lascia e naturalmente in luoghi dove il terremoto ha distrutto attività è più facile scappare .
Na fortuna!
Questo è un segno che non si crede più all'opera bancaria dove i marchigiani hanno preferito non dare più i loro risparmi per creare un servizio di profitto... SOLO per gli istituti bancari SENZA NESSUN ALTRO SERVIZIO .....
Me fa ride sa cosa pensate agli sportelli bancari ..che ca... ce mettemo in banca
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Alla lista dei comuni va aggiunta anche Esanatoglia, il più grande di tutti gli altri.
Santi concittadini, 8000 santi maceratesi da onorare se, avendo risparmi o stipendi – ed essendo grati al proprio destino territoriale – mettono i propri soldi sotto il materasso o un mattone, senza passare dalle banche!
in alcune regioni si raggiungono picchi da paesi del terzo mondo
Quando i comuni non portano la “plata”, è più facile svignarsela. Poca spesa, massima resa(sigh).
Vien buono quando si gioca a Pandemia, per giustificare gli sconfinamenti.
CON TANTO RISPETTO UN NOSTRO COMMENTATORE HA DETTO CHE I MACERATESI NASCONDO I SOLDI SOTTO IL MATERASSO (E MAGARIIII )
SE FOSSE VERAMENTE COSI POTEVAMOP FARE:
VIAGGI A GOGO
COMPRATUTTO CIO CHE VOGLIAMO
DOCCE GRATIS
INVITI A CENA SUPER
CENONI SUPER
COMPUTER SUPER POTENTI
CASE DIGITALI
ARIA CONDIZIONATA A PALLA
CARBURANTI BASSI DI COSTO
NIENTE ACCISE SUI CARBURANTI
BASTAAAAAAAAAA!!!!!!!!
BE ERRORI SI COMMETTONO FACILMENTE SUI COMMENTI MA SOTTO IL MATERASSO CI METTIAMO LE TASSE E BOLLETE DA PAGARE E CI SI SCRIVE “CI MANCA I SOLDI CHI LE PAGA?”
A Serrapetrona avevano chiuso la banca ,ora con l’aiuto della amministrazione comunale,e la scelta e presenza fattiva di Banca Macerata,abbiamo un bancomat di nuova generazione per poter fare tutte le operazioni bancarie ed è attivo un ufficio della banca,aperto tutti i giorni, con la presenza costante di un consulente preparato e molto umano.