Emergenza carcere, il Sindacato polizia penitenziaria (Spp) delle Marche sostiene lo sciopero della fame del segretario generale Aldo Di Giacomo. Alessandro Castagna è il segretario regionale del Spp e spiega che «dirigenti sindacali locali e diversi poliziotti penitenziari hanno avviato iniziative a sostegno di quelle annunciate oggi dal segretario generale che ha cominciato lo sciopero della fame ed ha rivolto un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella». Il sindaco entra nello specifico «I 54 suicidi, un’aggressione al giorno ai danni del personale penitenziario, le decine di mini-rivolte scoppiate nelle ultime settimane dovrebbero scuotere la coscienza di tutti, ma ancora una volta le istituzioni e la politica hanno la testa altrove, per la politica alle elezioni del 25 settembre. Non possiamo più attendere il voto, un nuovo Parlamento e un nuovo Governo mentre detenuti più fragili (specie per problemi psichici) si tolgono la vita e mentre prosegue con ferocia la “caccia all’agente” e i capo clan comandano dalle celle. Sottoscriviamo l’appello rivolto al presidente Mattarella, il punto di riferimento più alto della democrazia, della legalità e del rispetto delle regole scritte (e non scritte) nella nostra Costituzione. Uno Stato che oltre a non garantire la legalità nelle carceri non riesce a garantire la sicurezza dei detenuti e dei suoi dipendenti (il personale penitenziario) testimonia di aver rinunciato ai suoi doveri civici sino a far passare inosservata la “strage” di questa estate con detenuti di età sempre più giovane». Il sindacato ritiene che «Non possiamo perdere altri mesi. Per questo abbiamo deciso iniziative di protesta in tutte le carceri della regione e di dare seguito allo sciopero della fame del nostro segretario Di Giacomo. Ci sono azioni, misure, provvedimenti che si possono e si devono attuare subito, con il rischio di ripetere alle rivolte della primavera del 2020».
Considerando che per il recupero e reinserimento molti detenuti si laureano pure, mentre chi rispetta la legge non può per motivi economici mi pare che sono in certi casi pure avvantaggiati
Potevano fare le brave persone, hanno sbagliato pagano.se vanno in altri stati da dove sono quasi tutti provenienti allora sì che sono coccolati.
E come al solito ecco a voi la ormai celebrissima "SAGRA DEL DISAGIO" nei commenti...Immancabili e immancabilmente tristi...
Tutto normale.
Non invidio la Polizia Penitenziaria .
Lo dico sempre non conviene andarci !
Perché sono lì
Sono in albergo e si lamentano
No commento x nn essere bloccato ma se sei in carcere credo che qualcosa d illegale è stato fatto.
Andate prendere telecamere a carcere vedete come li entrano a cella li menano senza motivo... tutti detenuti hanno paura denunciare perché dopo nn li danno i giorni.
Andrea Rossi potevano fare a meno di finirci in galera e forse stavano meglio forse
Ma che c'entra e giusto che pagano ma perché li devi trattare così ....polizia penitenziaria si paga per vederli per controllarli e no per menarli.
Andrea Rossi se c'è qualche caso di violenza e giusto che anche i poliziotti siano puniti
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I nostri politici ci penseranno non vi preoccupate forse tra 50 anni il problema sarà risolto.
Se lo stato si prende in carico, gente da mettere in cella, deve pensare anche alla loro salvaguardia. Se c’è istigazione al suicidio, se le strutture non sono consoni a quello che dovrebbero svolgere(riabilitare persone, non farle suicidare), se ne dovrebbe prendere atto. Una class action tra carcerati, e un indagine tra tutte le strutture coinvolte, per istigazione al suicidio, dovrebbe svegliare le teste di chi comanda, ed eventualmente far pagare penalmente anche loro, ma ne dubito
Dopo le casette dell’amore un bel indulto anzi un amnistia, con logicamente un lauto compenso mensile e le scuse delle vittime.