Turisti in piazza oggi alle 12
di Alessandra Pierini (foto di Fabio Falcioni)
Non è certo un metodo scientifico, ma per capire le “dimensioni” del flusso turistico a Macerata, ci si può affacciare in piazza della Libertà alle 12 in punto quando i turisti presenti in città, armati di telefonino, si danno appuntamento sotto la Torre dei Tempi per assistere al carosello dei Magi.
E questa mattina, come nei giorni scorsi, erano molti i visitatori che hanno scelto il capoluogo per trascorrere una giornata all’insegna della cultura. Si tratta per lo più di piccole comitive o di arrivi alla spicciolata. Sempre meno sono i pullman di gite organizzate, il che vuole dire che la sfida per chi si occupa del turismo cittadino sarà intercettare questo movimento e proporre esperienze studiate per piccoli gruppi. Probabilmente un lascito della pandemia che ha scoraggiato le partenze in grandi gruppi. Buono anche il flusso di turisti stranieri, molti alloggiano nei centri dell’entroterra.
A confermarlo anche le presenze agli spettacoli dello Sferisterio che vedono per l’80% spettatori italiani e per il 20% stranieri. Tra i Paesi più rappresentati il Regno Unito che può contare su un volo diretto da Ancona, poi la Francia e i Paesi Bassi. Quest’anno c’è stato anche un certo interesse da parte degli Usa con un flusso che riguarda soprattutto studenti. Tra i nodi da risolvere ogni volta che si parla di turismo, non hanno ancora trovato soluzione la questione relativa al dove dormire.
Alberghi e strutture di accoglienza vanno presto in overbooking, specie nei mesi estivi, scoraggiando quanti passerebbero volentieri qualche tempo più in città. D’altra parte però, ristoratori, esercenti e strutture di accoglienza non hanno apprezzato la scelta del Macerata Opera Festival di modificare la formula consolidata della stagione per cui in uno stesso fine settimana venivano alternate opere differenti. nel programma in corso, infatti, venerdì e domenica offrono la stessa opera, scoraggiando secondo gli operatori la permanenza un giorno in più. Altra questione, discussa da tempo, è quella relativa alla difficoltà per il pubblico dello Sferisterio, a raggiungere il centro della città, soprattutto prima dell’inizio dell’opera. Gli spettatori, ben vestiti e in molti casi agé trovano grosse difficoltà a raggiungere la piazza, avventurandosi per le Scalette, e ad arrivare qualche ora prima per godersi Macerata. La soluzione potrebbe essere un mezzo di trasporto dedicato, magari meno appariscente del trenino di caranciniana memoria.
" città" della pace eterna, chiese chiuse... Manco le guide turistiche... Poveri turisti sperduti con il naso all'insù
Con progressione esponenziale questa citta' sprofonda sempre piu' nella decadenza sociale ed economica.
Una città inospitale! Come si fa chiudere tutto anche i bar che vergogna macerata
Sorprendente che in una città universitaria manchino le guide turistiche.
una volta vi erano
Paolo Tramannoni manca tutto è li il problema fosse solo le guide turistiche
ovvio che soggiorni nell'entroterra, vi è la possibilità di godere di aria e visitare tanti posti, poi i viaggi organizzati sono a primavera ed autunno
oh, fortuna loro che movimentano
IO LI CHIAMEREI TURISTI DISPERATI IN CERCA DI QUALCHE COSA TUTTO CHIUSO A PRANZO ANCHE I RISTORANTI MI VERGOGNO DI ESSERE MACERATESE !!!
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Ci vuole un assessore al torrismo.
A proposito di turisti sapete che L’Italia ha più ambasciate degli U.S.A. qui qualcosa non torna voi che dite?
Ammazza quanti!!…ma l’avete viste mai le città con i turisti?