Presentati ed illustrati pubblicamente i risultati finali del progetto europeo Arch (Advancing resilience of historic areas against climate related and other hazards) per la città di Camerino.
La conferenza “Final Local Event” si è svolta venerdì scorso a Camerino nella sede di Giurisprudenza al Campus Unicam in via D’Accorso 16. Con la partecipazione di Iclei, Unicam, Enea, Ingv, Tecnalia e Sogesca che sono intervenuti, sono stati mostrati gli strumenti e i prodotti sviluppati specificatamente per la città ducale per comprendere i rischi per il patrimonio storico culturale legati a disastri naturali e ai cambiamenti climatici e per supportare una pianificazione futura più resiliente. L’evento ha visto la partecipazione, in qualità di stakeholders del progetto, dell’Usr Marche con Andrea Crocioni, del dipartimento di Protezione civile nazionale con Giorgio Del Puente e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo con Maria Previti.
Dopo i saluti iniziali del pro rettore di Unicam Graziano Leoni e dell’assessore ai Lavori pubblici di Camerino Stefano Falcioni, l’architetto Matteo Iommi, in qualità di responsabile scientifico del progetto per il Comune di Camerino, ha introdotto e coordinato la conferenza in cui sono stati mostrati gli strumenti di analisi, monitoraggio, valutazione e pianificazione di misure e azioni di miglioramento della resilienza del centro storico e dei suoi monumenti, da oggi a disposizione del Comune. «Grazie ai contributi degli altri relatori (Andrea Dall’Asta, Marco Materazzi, Michele Morici di Unicam, Jole Lutzu di Iclei, Alessandra Gandini di Tecnalia, Sonia Giovinazzi e Maria Luisa Villani di Enea, Antonio Costanzo di Ingv e Laura Bano di Sogesca) sono state descritte funzionalità, capacità e utilità di questi strumenti innovativi che come auspicato da Matteo Iommi nelle conclusioni potrebbero trovare applicazione anche in altri contesti e adottati in scenari ancora più ampi – conclude la nota -. Chi interessato può prendere visione di quanto prodotto, attraverso il sito del progetto europeo: https://savingculturalheritage.eu/ e rivedere la conferenza al seguente link: https://unicam.webex.com/unicam/ldr.php?RCID=2ea7bab1bc1d460d1ceab11c5f9b6be5».
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