La speranza sta nel cassonetto:
a caccia di Gratta e vinci buttati
per errore nella spazzatura

CIVITANOVA - All’opera soprattutto di notte solitari “cercatori di fortuna". Al setaccio i tagliandi dei concorsi a premi delle tabaccherie. Di recente è capitato che uno di questi ha completamente svuotato un cassonetto sparpagliando le giocate per la strada
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Un “cercatore” di fortuna a Civitanova

 

di Franco De Marco

Le recenti vincite al Superenalotto di Civitanova (50mila euro, Tabaccheria Scocco) e di Monte San Giusto (33mila euro, Tabaccheria “La Dea Bendata”) faranno probabilmente intensificare l’attività dei “cercatori di fortuna” che prendono di mira i cassonetti bianchi per la carta dove le tabaccherie-ricevitorie raccolgono le giocate buttate nel cestino dei concorsi a premi tipo Gratta e Vinci, Enalotto, SuperEnalotto, Il Miliardario.

Questi “cercatori di fortuna”, ovvero di tagliandi vincenti buttati via per errore da giocatori sbadati, sono particolarmente attivi a Civitanova dove, soprattutto di notte, è facile incontrarli. Difficile capire se si tratta di persone bisognose alla disperata ricerca di un po’ di euro, quasi come quelli che cercano tra i rifiuti dei mercati qualcosa da mangiare, oppure di “professionisti” smaliziati alla ricerca di facili guadagni diventando loro stessi degli scommettitori sull’altrui errore. Uno dei cassonetti maggiormente oggetto del desiderio, chiuso a chiave ma facilmente apribile, riservato ad una nota e molto frequentata tabaccheria, si trova a San Marone. Durante le ore notturne, ma anche di giorno nei festivi quando c’è poca gente in giro, viene aperto e con santa pazienza i tagliandi controllati ad uno ad uno nella speranza di trovarne qualcuno buono. Anche se le probabilità di trovare una ricevuta vincente, buttata via per disattenzione, sono realisticamente molto poche, se non rarissime, tuttavia l’esistenza di questi “cercatori i fortuna” significa che le possibilità di pescare qualche giocata buona non mancano.

Certamente fenomeno dei tempi moderni forse degno di analisi sociologica. In effetti alcuni titolari di tabaccherie confermano che è capitato di vedere allo sportello delle riscossioni qualche persona sospetta ma “in regola” con la ricevuta. Di recente è capitato che uno di questi cercatori, impaziente e colto da raptus, ha completamente svuotato un cassonetto sparpagliando le giocate per la strada. In fondo non fa nulla di male se non limitandosi a forzare un cassonetto che invece dovrebbe essere aperto e chiuso solo dall’esercizio al quale è stato riservato. Reato lieve, se reato è, ma è il tipo di “attività” che lascia sconcertati. E’ una sfaccettatura del moderno disagio. I “cercatori di fortuna nel cassonetto” a modo loro sono scommettitori di rimbalzo. E sognano la grande vincita. Sognano come chi acquista regolarmente il Gratta e Vinci o punta sul SuperEnalotto. Che tristezza però.



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