Lunaria, sul Colle dell’Infinito
Bosso e Popolizio omaggiano Chet Baker

RECANATI - In scena "Shadows" per la seconda notte della rassegna. Da domani parte anche la tre giorni del festival Memorabilia al Centro Fonti San Lorenzo

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I protagonisti della serata di Lunaria

Nello scenario unico dell’Orto sul Colle dell’Infinito di Recanati, Chet Baker, l’artista geniale e tormentato, il “James Dean” dei musicisti, progenitore del cool jazz, ci farà ascoltare la sua vera voce, tra le note e le parole di Fabrizio Bosso alla tromba, Julian Oliver Mazzariello al pianoforte e Massimo Popolizio voce recitante. “Shadows: omaggio a Chet Baker” questo il nome dello spettacolo che andrà in scena domani sera, venerdì 22 luglio, a Lunaria, la rassegna estiva di Musicultura organizzata con il Comune di Recanati.

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L’assessora Rita Soccio

«Le due espressioni di Lunaria, la musica e la parola s’incontrano nel luogo più suggestivo di Recanati, sull’Orto del Colle dell’Infinito che tanto ha ispirato Leopardi nel celebre idillio – ha dichiarato il sindaco di Recanati Antonio Bravi – uno scenario d’eccezione per immergersi nella musica e nel pensiero della leggenda del jazz Chet Baker interpretati da grandi artisti quali Fabrizio Bosso e Massimo Popolizio».

Le note di Baker saranno restituite dalla tromba di Fabrizio Bosso e le sue memorie dalla voce di Massimo Popolizio nell’interpretazione e rilettura de “Le memorie perdute il diario di una vita” scritto da Chet Baker, ritrovato dieci anni dopo la sua morte.

«Un grande omaggio a Chet Baker dove musica e parole si fondono un’unica magica atmosfera e anche l’occasione per ritrovare il carismatico Massimo Popolizio interprete di Monaldo Leopardi nel film il Giovane favoloso – ha affermato l’assessora alla Cultura Rita Soccio – . In questa estate d’incertezze e preoccupazioni gli eventi culturali sempre sold out rappresentano un faro identitario e fonte di benessere per le nostre comunità».

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Fabrizio Bosso

Nello spettacolo “Shadows: omaggio a Chet Baker” verranno riproposti classici che hanno reso celebre il Chet Baker interprete, come My funny Valentine, ed altri brani che interagiscono con le parole di Popolizio come fosse una vera e propria sessione musicale.

«La musica e la parola sono due linguaggi diversi che si fondono – spiega Massimo Popolizio – . È una specie di staffetta in cui ti passi il testimone con il musicista, ognuno ha il suo spazio e la parola diventa un vero e proprio strumento. Con artisti di grande talento è facile, ci guardiamo e ci capiamo. Mi fa piacere essere considerato un jazzista che presta la voce».

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Massimo Popolizio

Uno spettacolo che avrà il potere di evocare il passaggio unico su questa terra di un romantico jazzista alato. Il 13 maggio 1988 Chet Baker morì cadendo da una finestra del Prins Hendrik Hotel di Amsterdam. Quello che viene prima è una folle corsa tra musica, eroina, cool jazz, dagli anni Cinquanta agli Ottanta, dentro e fuori dal carcere, di amore in amore, da una parte all’altra dell’Atlantico, fino in Italia. Per la prima volta Chet Baker ci fa ascoltare la sua vera voce, lasciandoci entrare nel suo mondo scompigliato e affascinante. In questa preziosa testimonianza autobiografica, si susseguono ricordi d’infanzia, vividi e complicati rapporti d’amore, l’esperienza del carcere e delle droghe e infine – naturalmente – la musica. Durante tutto l’arco della sua vita Chet Baker torna sempre, infatti, a rifugiarsi sotto le ali accoglienti delle note della sua tromba e della sua voce inconfondibile.

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L’orto sul colle dell’Infinito

A corollario del testo pubblicato da Minimum Fax, Massimo Popolizio racconta e commenta, con la sua voce straordinaria, il personaggio di Chet Baker anche attraverso altri scritti, in prosa e poesia da lui scelti, interagendo con Fabrizio Bosso e Julian Oliver Mazzariello e conducendo il pubblico in un mondo, ora oscuro ora lieve, così come fu la vita del grande trombettista di Yale. Per Massimo Popolizio è un gradito ritorno a Recanati dopo aver girato il film di Mario Martone “Il giovane favoloso” del 2014, nei panni di Monaldo il padre di Giacomo Leopardi. «Recanati è una città meravigliosa, densa in ogni angolo di suggestioni e propensa all’ascolto, gli stessi mattoni delle case ti riportano alla memoria la disposizione degli antichi volumi presenti nella Biblioteca di Giacomo Leopardi – racconta Popolizio – in particolare il Colle dell’infinito, dove ci esibiremo, è un luogo assolutamente unico, la musica e le parole della leggenda del jazz immerse nella natura poetica del posto, daranno vita ad emozioni molto intense».

Lunaria si concluderà il 28 luglio in piazza Giacomo Leopardi a Recanati con il concerto aperto al pubblico di Irene Grandi “IO in Blues” con Saverio Lanza alla chitarra, Piero Spitilli al basso, Fabrizio Morganti alla batteria e special guest, l’hammondista di fama internazionale Pippo Guarnera.

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memo4-325x217MEMORABILIA – Domani apre i battenti a Recanati il festival di Memorabilia, incentrato sulla musica d’autore indipendente, capace di conciliare grandi ospiti del panorama nazionale e alcune tra le band emergenti più talentuose d’Italia. Venerdi 22, sabato 23, domenica 24 luglio: tre giorni nella splendida cornice del parco del Centro Fonti San Lorenzo, realtà sociale radicata nell’omonimo quartiere di Recanati e capace di mobilitare decine di giovani e giovanissimi che da settimane costruiscono il contesto di Memorabilia: quest’anno il palco ospiterà il rock di Capovilla e I Cattivi Maestri (venerdì), l’elettronica eccentrica dei Pop X (sabato) e il cantautorato raffinato di Joan Thiele (domenica), tutti introdotti da due band vincitrici del contest nazionale per band emergenti.

memo2-325x217La ricchezza del festival risulta evidente considerando tutto quello che circonderà il palco: oltre al bar e alla cucina, una vera e propria programmazione “Off” che inizia alle 18 con dj set, mostre artistiche, incontri pubblici sull’underground marchigiano e la storia dei festival del territorio, presentazioni di fumetti e enormi stand dedicati al vinile e alle case di produzione del territorio, laboratori per bambini.

Memorabilia, un festival che preserva il suo forte radicamento territoriale, con la mobilitazione di ragazzi e famiglie, la presenza dei residenti del quartiere che accolgono giovani venuti anche da fuori regione: un festival che rivendica il diritto alla cultura gratuita e lo fa salvaguardando sempre l’incontro e la contaminazione, l’attivazione di energie nuove e l’emancipazione culturale della comunità. Un’utopia? Solo una festa da non perdere in questa calda estate marchigiana.

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