L’avvocato Alessio Matarazzi
di Gianluca Ginella
«Ti ammazzo» e poi aveva colpito lo psicologo alla testa con un cacciavite: sotto accusa per tentato omicidio un uomo di Corridonia, oggi è stato assolto perché totalmente incapace di intendere e volere al momento del fatto, questo in base ad una perizia chiesta dal pm nella fase delle indagini (anche la difesa aveva sollecitato questo tipo di accertamento). Per l’imputato, che doveva rispondere di tentato omicidio, disposta dal giudice una misura di sicurezza: dovrà stare per due anni in una Rems.
I fatti risalgono all’11 giugno dello scorso anno a Civitanova. Vittima uno psicologo. Quel giorno l’imputato, che stava attraversando un periodo difficile che ne avrebbe acuito i problemi, si era presentato nello studio dello psicologo, portando con sé un cacciavite. In quello studio il corridoniano c’era già stato perché è stato in cura dal professionista. Quel giorno l’uomo avrebbe urlato al medico «Ti ammazzo», poi, preso il cacciavite l’aveva colpito alla testa con un colpo, il medico aveva reagito e l’uomo aveva sferrato un secondo colpo. Nel frattempo alcune persone che erano nello studio sono intervenute, l’aggressore si è fermato si è allontanato.
L’avvocato Diego Perrone
Lo psicologo era stato portato al pronto soccorso. Le indagini erano partite a stretto giro e la ricerca dell’aggressore era durata alcuni giorni perché seppure individuato, si era nascosto e aveva evitato di tornare a casa. Alla fine però era finito in manette. In un primo momento l’uomo era stato messo in carcere, poi era stato trasferito in una Rems (residenza protetta dedicata a persone che hanno problemi psichiatrici). La procura (pm Rosanna Buccini) ha poi deciso di far svolgere una perizia e l’ha affidata ad uno psichiatra, Franco Simonucci, che ha stabilito la totale incapacità di intendere e volere al momento del fatto.
In base a questo accertamento oggi il gup Giovanni Manzoni, del tribunale di Macerata, ha assolto l’imputato, difeso dall’avvocato Alessio Matarazzi, appunto perché incapace di intendere e volere al momento del fatto. Il giudice aveva affidato una perizia allo psichiatra Gianni Giuli per valutare la pericolosità sociale dell’imputato. Pericolosità che secondo Giuli c’è, da qui la decisione del gup di disporre la misura di sicurezza del ricovero in una Rems per due anni. Parte civile si era costituito lo psicologo, assistito dall’avvocato Diego Perrone. Il pm Rita Barbieri aveva chiesto l’assoluzione.
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