Il luogotenente Giuseppino Carbonari
Litiga con il compagno, poi si scaglia contro il comandante dei carabinieri di Porto Recanati: condannata a 2 mesi e 20 giorni per resistenza una 49enne. Assolta dall’accusa di lesioni. I fatti che venivano contestati alla donna risalgono al 29 agosto del 2020. Quel giorno, secondo l’accusa, sostenuta dal pm Luisella Tassi (che oggi ha chiesto l’assoluzione) il luogotenente Giuseppino Carbonari era intervenuto vedendo una pattuglia della polizia locale vicino alla caserma e una donna agitata. La donna aveva avuto una lite con il compagno. Quando le erano state chieste le generalità lei si sarebbe rifiutata di fornirle e avrebbe detto «io non vi do un c…, non ti conosco, maresciallo sei una testa di c…» e si sarebbe scagliata contro il comandante Carbonari cercando di colpirlo con un calcio.
L’avvocato Vanni Vecchioli
La donna avrebbe inoltre fatto resistenza mentre il luogotenente cercava di portarla in caserma ed entrambi sarebbero poi caduti a terra. L’accusa contestava anche le lesioni personali per la frattura al braccio che il luogotenente aveva riportato (con prognosi di 40 giorni).
Oggi il giudice Marika Vecchiarino ha condannato a 2 mesi e 20 giorni la donna per la resistenza mentre l’ha assolta dall’accusa di lesioni («il fatto non costituisce reato»). L’imputata era difesa dall’avvocato Caterina Francia. Parte civile il comandante Carbonari, assistito dall’avvocato Vanni Vecchioli. La donna è stata anche condanna a risarcire i danni alla parte civile (800 euro più le spese).
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