La celebrazione della liberazione di Civitanova
Tre momenti celebrativi hanno ricordato la ricorrenza della liberazione di Civitanova, che grazie all’intervento di ragazzi partigiani fu liberata dal nazifascismo. La manifestazione è organizzata dal Comune con il patrocinio della Provincia di Macerata e l’Anpi. A distanza di 78 anni la città ha ricordato l’evento con tre distinti eventi: il primo sulle rive del fiume Chienti, con la deposizione della corona nella targa in ricordo del soldato polacco ucciso il 29 giugno 1944, il secondo al ponte degli angeli nella parte alta della città nella targa in ricordo del passaggio dei mezzi corazzati delle truppe alleate e il terzo ai giardini di piazza Gramsci nella lapide della ricorrenza della liberazione di Civitanova.
La giornata ha visto la partecipazione del rieletto sindaco Fabrizio Ciarapica, del vicepresidente della Provincia di Macerata Claudio Morresi, del presidente dell’Anpi Claudio Gaetani, del commissario capo di Ps di Civitanova Fabio Mazza e del luogotenente comandante della stazione dei carabinieri di Civitanova Bartolomeo Filannino, del comandante della Guardia di Finanza di Civitanova Tiziano Padua, di Aurelio Del Medico coordinatore della Protezione civile, della Polizia locale e tra gli altri, di una rappresentanza dell’associazione nazionale Alpini.
Il vicepresidente Morresi ha voluto ricordare e ringraziare Costanzo Giannini, testimone diretto della ritirata tedesca sotto l’incalzare delle truppe alleate, che quest’anno per motivi di salute non ha potuto partecipare alla cerimonia. «Queste occasioni sono importantissime – ha spiegato Morresi, portando i saluti del presidente Parcaroli – perché come dice papa Francesco sono segni di umanità e di civiltà che ci ricordano i tanti uomini che hanno perso la vita per valori che oggi dobbiamo tenerci ben stretti. Vorrei ringraziare Costanzo Giannini perché è un uomo che incarna i valori della libertà e della democrazia e augurargli a nome di tutti noi una pronta guarigione».
«La liberazione di Civitanova e dell’Italia intera – ha detto in piazza Gramsci il sindaco Ciarapica – ha costituito la base di partenza per la rinascita del nostro Paese, quella stessa rinascita che tutti noi oggi auspichiamo dopo questo triste periodo contrassegnato dal Covid e da un’orrenda guerra. Ora, in questo luogo, dopo ben 78 anni dalla liberazione, vogliamo ricordare i valorosi cittadini civitanovesi e giovani polacchi che hanno strenuamente combattuto, e in questa occasione ricordiamo un giovane polacco che perse la vita, di cui purtroppo non sappiamo neanche il nome. Questo ragazzo è diventato per noi l’emblema del sacrificio che ci ha portato verso la libertà e la democrazia».
Prima della chiusura della cerimonia ha preso la parola Amedeo Regini dell’Anpi, che «ha dedicato questa iniziativa a chi ha combattuto per la patria ma anche a chi oggi combatte per liberarsi dai gioghi che limitano la libertà, come quelli della miseria e delle sofferenze causate dalle ingiustizie sociali», conclude la nota del Comune di Civitanova.
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