“Come Bach
mi ha salvato la vita”,
Bahrami si racconta alla Pars

CORRIDONIA - Il pianista sarà protagonista dell'incontro cena-organizzato che si terrà domenica 26 giugno, alle 19.30, all'Auditorium San Michele Arcangelo (C.da Cigliano 15, Corridonia)

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Bahrami Ramin ©UDallaPorta

Un momento di incontro in cui la grande musica si unirà con le parole e le emozioni. Tutto questo sarà l’incontro-cena organizzato dalla Cooperativa PARS che andrà in scena domenica 26 giugno, alle 19.30, nell’Auditorium San Michele Arcangelo (C.da Cigliano 15, Corridonia) che vedrà protagonista il pianista iraniano di fama internazionale Ramin Bahrami.

La musica e le parole di Bahrami, oggi considerato uno dei maggiori conoscitori e interpreti di Bach, saranno gli elementi caratterizzanti di un vero e proprio spettacolo dal titolo “Come Bach mi ha salvato la vita”, che è stato tra l’altro anche il titolo di un suo libro edito in Italia da Mondadori nel 2014.

L’unicità dell’incontro sta anche nella modalità in cui sarà realizzato. Dopo lo spettacolo, infatti, il pianista, gli organizzatori, gli ospiti della Comunità e coloro che si saranno prenotati per partecipare, potranno condividere il momento della cena, preparata per l’occasione dall’azienda San Michele Arcangelo, nel corso della quale si alterneranno musica e racconti del pianista.

Nicoletta Capriotti, presidente della Pars, dichiara: «C’è una frase di Bahrami, inserita nel suo libro, che ci ha colpito particolarmente e che credo possa rappresentare al meglio il pensiero e la storia personale di questo artista. Parlando delle Variazioni Goldberg, Bahrami dice infatti che esse cominciano con un pezzo che sembra l’inizio, ma è la fine, senza tuttavia esserlo perché ogni volta è diverso. Per Bach non c’è fine e non c’è inizio. L’uomo non sa da dove viene né dove va e il simbolo che meglio rappresenta la nostra vita è quella dell’infinito. Infatti, la ragione senza poesia è fredda, senza significato, è solo numeri; viceversa, una straripante emozione senza rigore è solo un urlo disperato».

L’esibizione di Ramin Bahrami si terrà il giorno in cui ricorre la Giornata Mondiale per la Lotta alla Droga. E proprio sottolineando il parallelismo tra questa ricorrenza e l’esibizione dell’artista prosegue la Presidente PARS: «La speranza che abbiamo è che il “Bach mi ha salvato la vita”, segno di una paternità incontrata, trovi nei giovani che sono in cura per una dipendenza la stessa speranza del giovane Ramin, evidentemente provato, forse angosciato, dai cambiamenti bruschi vissuti in tenera età fino alla morte del padre. Come i tristi fatti di cronaca anche locale di questi giorni ci evidenziano, le famiglie hanno più che mai bisogno di incontrare qualcuno che dia loro coraggio per battersi contro la morte che sono tutte le droghe.».

L’evento è organizzato dalla Cooperativa PARS, ed è patrocinato dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dal Comune di Corridonia. Alla realizzazione hanno collaborato

attivamente l’Azienda Agricola San Michele Arcangelo, la Scuola Civica di Musica Stefano Scodanibbio, l’Associazione ut re mi Onlus e la Fondazione San Riccardo Pampuri Onlus.

Per partecipare all’incontro-cena è necessario prenotarsi (max 100 posti), entro e non oltre giovedì 23 giugno, scrivendo all’indirizzo info@pars.it o chiamando i numeri 320 9184170 – 0733/434861. Il costo di partecipazione è di 25 € per gli adulti e di 12 € per i bambini fino a 12 anni.

CHI E’ RAMIN BAHRAMI – Ramin Bahrami è considerato uno dei più interessanti interpreti di Bach al pianoforte. Dopo l’esecuzione dei Concerti di Johann Sebastian Bach a Lipsia nel 2009 con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly, la critica tedesca lo considererà: “un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale”. (Leipziger volkszeitung). La ricerca interpretativa del pianista iraniano è rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza. Bahrami si è esibito in importanti festival pianistici tra cui “La Roque d’Anthéron”, Festival di Uzés, il Festival “Piano aux Jacobins” di Toulose, il Tallin Baroque Music Festival in Estonia e il Beijing Piano Festival in Cina, Festival di Brescia e Bergamo, Ravello Festival ed in prestigiose sedi italiane come il Teatro alla Scala di Milano, la Fenice di Venezia, l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, etc..

Nato a Teheran si diploma con Piero Rattalino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e Rosalyn Tureck. Ramin Bahrami incide in esclusiva per Decca-Universal. I suoi CD sono dei best seller e riscuotono sempre molto successo di pubblico e di critica tanto da indurre il Corriere della Sera a dedicargli una collana apposita per 13 settimane consecutive. È entrato cinque volte nella classifica top 100 dei dischi più venduti pop di Gfk. Le sue registrazioni vengono regolarmente trasmesse dalle maggiori emittenti internazionali. Nel 2016 ha avuto il privilegio di inaugurare la stagione di musica da camera di Santa Cecilia a Roma e al Beethoven Festival di Varsavia in collaborazione con il flautista Massimo Mercelli, con cui ha registrato le sonate per flauto e piano per Decca.

Reduce da un concerto trionfale alla Sala Grande dell’Accademia Liszt a Budapest e alla Tonhalle di Zurigo, recentemente si è esibito con Yuri Bashmet e I Solisti di Mosca e ha avuto il privilegio di suonare in una gala di beneficenza con Sabine Meyer. È stato insignito del premio “Mozart Box” per l’appassionata e coinvolgente opera di divulgazione della musica, gli è stato conferito il Premio “Città di Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, José Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi. Ha inoltre ricevuto la cittadinanza onoraria dalle città di Catania e Palermo e il sigillo dall’Università di Sassari. Fra i suoi prossimi impegni una tournée in Estremo Oriente (fra cui Tokyo, Osaka, Pechino e Shangai) col programma “Bach is in the air” in duo con Danilo Rea. Ramin Bahrami ha scritto due libri per Mondadori, un terzo edito da Bompiani dal titolo “Nonno Bach”, e altri tre con La Nave di Teseo.



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