Le Marche in bici
«Il viaggio ha superato
le nostre aspettative»

LA SFIDA di David Rinaldoni, 47enne italo-argentino titolare di una palestra a Civitanova, e Silvano Burattini, 44enne che lavora in una cooperativa anconetana: 570 km, con quasi 7500 metri di dislivello, suddiviso in tre tappe. «Il giro è stato fantastico e lo consiglio a tutti»

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David Rinaldoni e Silvano Burattini in bici

di Federico De Marco

Circumpedalare la regione Marche: fatto. A compiere l’impresa sono stati due cicloamatori: David Rinaldoni, 47enne italo-argentino titolare di una palestra a Civitanova, e Silvano Burattini, 44enne che lavora in una cooperativa anconetana, entrambi membri del gruppo dilettantistico Passione Bici Ancona.

cdf299cc-2e42-4d56-b666-9e4fa493d3f4-e1655302759914-325x251 Loro, in realtà, la chiamano una “lunga passeggiata” perché è stata effettuata senza fretta e in completa autonomia. «Mio nonno era argentino e nei primi anni del ‘900 è migrato a Potenza Picena, territorio che ha amato profondamente – racconta David Rinaldoni – e mi diceva sempre che il suo sogno era quello di viaggiare nelle Marche per scoprire tutti i tesori della nostra fantastica regione. Io ho voluto raccogliere, seppur dopo tanti anni, questo suo sogno e insieme a Silvano abbiamo deciso di pedalare intorno al perimetro delle Marche in piena autonomia».

70666dbe-29a5-4040-8e54-4dca1abf6e36-e1655302735831-325x295Il percorso è di 570 km, con quasi 7500 metri di dislivello, suddiviso in tre tappe. «Non è un percorso per tutti ma è adattabile proprio a tutti. Ho impiegato diverse settimane per decidere il percorso migliore cercando di utilizzare sempre strade secondarie – continua Rinaldoni – abbiamo viaggiato su della gravel-bike da strada con classico bike packing contenente tenda, sacco a pelo e lo stretto necessario per quattro giorni. È stato fantastico perché volevamo raccontare le Marche ma il viaggio ha superato ampiamente le nostre aspettative. Abbiamo mangiato sempre specialità locali in trattorie tipiche assaporando le differenze culinarie tra le province passando in città, borghi, montagne e parchi di una bellezza infinita. Davvero non ci rendiamo conto del tesoro che abbiamo. Siamo partiti da Numana e la prima notte l’abbiamo passata ad Acquasanta Terme, vicino Ascoli Piceno. Da lì siamo ripartiti verso Arquata del Tronto, dove sono ancora evidenti le ferite del terremoto, per arrivare e pernottare Pioraco, luogo eccezionale per i cicloturisti. Poi l’ultima tappa l’abbiamo fatta a Carpegna, passando per Cagli e Apecchio. Abbiamo dormito in un parco meraviglioso con tutti i servizi possibili, poi siamo ripartiti per finire il giro al Passetto di Ancona. Abbiamo incontrato e conosciuto tantissimi cicloturisti come noi e quasi tutti erano stranieri. Il giro è stato fantastico e lo consiglio a tutti. Non ci sono stati problemi di nessun tipo ma, se devo essere pignolo, è stato un po’ difficoltoso seguire le piste ciclabili, quando presenti, lungo la costa adriatica. Il nostro percorso è liberamente consultabile su Wikiloc. Il prossimo anno vogliamo replicare, magari facendolo al contrario, perché un’esperienza così bella non può essere vissuta una sola volta».

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