Don Fabio Josè
Don Fabio Josè Olano Carranza nuovo parroco di Santa Maria delle Vergini a Macerata. Lo ha stabilito il vescovo Nazareno Marconi «dando seguito alle reiterate richieste dell’attuale parroco don Giovanni Cararo di poter lasciare il ministero presso la parrocchia di Santa Maria delle Vergini in Macerata per motivi di sopravvenuta età e aggravata situazione fisica; tenute presenti – spiega la Diocesi – le valutazioni del caso in questione; sentiti i pareri dei più stretti collaboratori e del Collegio dei consultori».
Don Fabio Josè Olano Carranza, nato a San Salvador, 42 anni, ordinato sacerdote nel 2011 e cittadino italiano dal 2016, è già referente per la scuola di formazione dei laici della Diocesi, referente per il Sinodo nella Diocesi e cappellano dell’ospedale di Macerata, nonché membro della équipe di Pastorale sanitaria della Diocesi. Don Fabio entrerà nel suo servizio ministeriale da parroco con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Marconi domenica 26 giugno alle 11. Il vescovo ringrazia don Giovanni Cararo «per il suo generoso e competente servizio svolto presso questa comunità parrocchiale in questi anni. Don Gianni continuerà il suo servizio presso il seminario diocesano missionario Redemptoris Mater di Macerata come padre spirituale, servizio che svolge con competenza e dedizione».
Complimenti Don Fabio!
Auguri buon lavoro
Complimenti donFabio .IL Signore illumini il tuo nuovo percorso
Che il Signore la protegga sempre, don Fabio
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Don Fabio ricordi che te lo avevo detto in tempi non sospetti?
Benvenuto!
E un grande abbraccio a don Gianni che porterò sempre nel cuore!
Complimenti a Don Fabio…ma solo poche settimane fa era di supporto al parroco di Montelupone,dove in realtà ha solo fatto in tempo a celebrare qualche Messa prima dell’assegnazione del nuovo incarico che si va a sommare a quello di cappellano dell’Ospedale di Macerata, referente per la formazione, referente per il Sinodo. Va bene che i preti sono pochi ma questi sacerdoti multitasking, sempre con la valigetta in mano come dei rappresentanti a chi servono. Il Papa non raccomanda che i parroci non siano impiegati ma pastori?