«La banca chiede troppo»,
il Tribunale rifà i conti

CINGOLI - Secondo il giudice è troppo alto quanto richiesto a una ditta edile che dopo una causa civile dovrà versare 39mila euro (a cui si aggiungono 22mila euro già versati) invece di 213mila

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Alessandro Marcolini

 

I calcoli della banca sarebbero sbagliati, ridimensionata la somma che una azienda di Cingoli dovrà pagare: non i 213mila euro più interessi richiesti ma 39mila euro (già scontati dei 22mila euro già versati dall’azienda nel corso della causa). La decisione è del tribunale di Macerata (l’udienza si è svolta in sede civile e la sentenza è arrivata sabato). L’azienda edile (assistita dall’avvocato Alessandro Marcolini) aveva fatto opposizione quando la banca aveva fatto un decreto ingiuntivo con cui chiedeva il pagamento di 213mila euro più interessi per un credito vantato relativo a rapporti di conto corrente e un finanziamento. Il legale dell’azienda nel corso del processo civili si è avvalso della consulenza di un esperto contabile, Riccardo Cogliandro. Secondo il tribunale, alla luce di quanto emerso nel corso del procedimento, sarebbe stata applicata illegittimamente la commissione massimo scoperto e dunque è necessario rifare il calcolo. Il tribunale ha indicato in circa 39mila euro la somma che l’azienda dovrà pagare. I fatti risalgono all’aprile del 2015.

 



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