Nella foto i familiari di Tosino Torresi con il sindaco Fabrizio Ciarapica (secondo da sinistra) e il cardinale Menichelli
Il piazzale davanti la scuola primaria di via Ugo Bassi, a Civitanova, ora porta il nome di Tosino Torresi. La cerimonia si è svolta ieri pomeriggio. La volontà di intitolare il piazzale all’imprenditore è del Comune. Presenti alla cerimonia i figli, Massimo ed Emanuela, ed i nipoti di Tosino Torresi, il cardinale Edoardo Menichelli arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, l’assessore Roberta Belletti, tanti ex dipendenti della Silga.
Il sindaco Ciarapica con i figli di Torresi, Emanuela e Massimo, scopre la targa
La cerimonia è stata preceduta da un convegno organizzato al Centro civico risorgimento, moderato da Sergio Pasquali che ha curato l’introduzione ai lavori con l’illustrazione della figura di Tosino Torresi e con i ringraziamenti, a nome della famiglia Torresi, per il sindaco Ciarapica e la sua giunta per l’intitolazione del piazzale e per Ivo Costamagna (presente al convegno, ndr) che a suo tempo aveva iniziato l’iter per tale intitolazione. Il sindaco Fabrizio Ciarapica ha detto «Ci sentiamo tutti noi onorati di celebrare la figura di Tosino Torresi a cui la mia amministrazione ha voluto dedicare il piazzale che è collocato vicino ad una scuola primaria a significare che Tosino Torresi debba essere di esempio per le giovani generazioni. Tosino era un imprenditore illuminato – ha continuato Ciarapica – dalle innate qualità imprenditoriali, a cui vanno attribuiti meriti soprattutto per la creazione di molti posti di lavoro». Ha parlato poi di un uomo dalle grandi qualità umane «sempre disponibile verso i suoi dipendenti che aveva a cuore e che ha aiutato in ogni modo». Il cardinale Menichelli ha ricordato di aver conosciuto Tosino nel 1969 «agli inizi del mio sacerdozio, ai tempi dello stabilimento Silga a San Severino. Nacque subito un rapporto di amicizia e si era creata l’esigenza, molto avvertita da entrambi, di vederci. Ero solito trascorrere ogni Capodanno con Tosino e la moglie Rosetta in un ambito prettamente familiare.
Tosino ha fatto crescere il nostro territorio, era dotato di alchimia industriale, con spirito imprenditoriale era solito agire ancora prima di pensare. Era dotato anche di un grande senso di umorismo, faceva una raffinata satira degli uomini politici dell’epoca sapendo coglierne ogni sfumatura. Aveva carisma, aiutava le persone, era tanto esigente all’interno della fabbrica, ma difendeva sempre i suoi operai all’esterno. Viveva l’azienda come una famiglia, era particolarmente attento al capitale umano che sapeva sapientemente valorizzare. Molti imprenditori di oggi dovrebbero prenderlo ad esempio».
Tra chi ha ricordato Tosino, il giornalista Ennio Ercoli, che ne ha ripercorso le tappe imprenditoriali: «La svolta della sua vita fu un viaggio a Vigevano dove vide una modesta macchina che fabbricava suole in gomma; la portò a Civitanova e fu il primo passo per la fondazione della Silga che negli anni ‘90 arrivò a produrre 50-60mila paia di scarpe al giorno». Giuseppe Tarabelli, socio e cofondatore con Torresi della Oms di Morrovalle ha raccontato della dedizione di Tosino per il lavoro, della sua proverbiale cortesia e del suo splendido rapporto con la moglie Rosetta. Tra gli interventi quelli di Pierluigi Contigiani, nipote del parroco don Silvestro a cui Tosino era particolarmente legato, e Franco Pantanetti, che tra le lacrime, ha descritto la figura di Tosino Torresi. Al termine del convegno la figlia di Tosino, Emanuela, ha salutato tutti i presenti e ringraziato, citandoli singolarmente, le persone intervenute e gli ex dipendenti presenti in sala.
Da sinistra: Ennio Ercoli, Fabrizio CIarapica, il cardinale Edoardo Menichelli, Emanuela Torresi, Sergio Pasquali
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