Dimitri Porreca sul palco dell’Eurovision
«Anche un ragazzo di provincia
può fare carriera nella danza»

PORTO RECANATI - Il ballerino di 26 anni porta di nuovo in alto il nome della sua città, questa volta a Torino per l'evento continentale della musica dopo essersi esibito a Roma in occasione della serata inaugurale degli Europei di calcio: «Mi auguro che la danza diventi manifesto artistico anche per il nostro paese»

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Dimitri Porreca

di Giulia Sancricca

Ancora una ribalta internazionale per il giovane ballerino di Porto Recanati, Dimitri Porreca. Dallo stadio Olimpico di Roma, dove la scorsa estate si era esibito in occasione della serata inaugurale degli Europei di calcio 2021, ora è pronto a danzare a Torino per l’Eurovision Song Contest.

L’evento, in programma domani, giovedì e sabato prossimi, andrà in onda su Rai Uno e su Raiplay. Una kermesse che manca in Italia da oltre trent’anni e che per l’edizione 2022 sarà presentata da Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika. Grande la soddisfazione per la città rivierasca che attende di condividere con il giovane 26enne una nuova avventura. Porreca era stato nominato l’anno scorso, dal sindaco Roberto Mozzicafreddo, “Ambasciatore dello sport di Porto Recanati” e ora si trova ancora una volta a portare in alto il nome della sua città di origine.

È, infatti, stato nuovamente selezionato per far parte del corpo di ballo della Modulo Urban Dance Academy, sotto la direzione artistica di Emanuele Cristofoli Laccio, affiancato da Olivia Lucchini e Manuela Saccardi. I tre coreografi stanno preparando una esibizione con il corpo di ballo formato da 40 ballerini, tra cui Dimitri Porreca, che prenderà parte alle tre puntate del festival e ballerà coreografie per cantanti di fama internazionale.

«Sono emozionatissimo – confida il giovane – e grato a tutti coloro che mi sostengono da Porto Recanati e dai paesi vicini. Sarà un evento strabiliante e pieno di sorprese: il solo pensiero di partecipare mi fa pensare che ne sta valendo la pena dedicare la mia vita alla danza.

Quando sarò sul palco – confida – dedicherò tutta la mia energia e soddisfazione agli allievi che ho seguito nelle Marche e che sto seguendo ora a Milano e a Trezzano sul Naviglio. Mi auguro – aggiunge – che la mia esperienza serva loro per credere sempre di più nella danza, una forma d’arte meravigliosa. Nessun giovane deve scoraggiarsi: anche per un ragazzo di provincia, la carriera alla fine non è mai così tanto lontana se la si desidera davvero». Infine un augurio per il futuro della danza nella sua città. «Spero che a Porto Recanati sia dato molto più spazio alle grandi realtà del settore che già esistono e che la danza diventi manifesto artistico anche per il nostro paese».

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