di Gianluca Ginella
L’insegnante va in pensione e diventa vittima di stalking da parte di una sua studentessa che verso di lei avrebbe maturato una forma di ossessione, continuando a cercarla per poi però spingersi a inviarle messaggi offensivi, minacciosi. Non solo a lei ma anche alla figlia che era intervenuta a difesa della madre. Questo il quadro d’accusa per una ragazza di 25 anni, residente a Tolentino, che era sotto accusa davanti al Gup del tribunale di Macerata e che oggi ha patteggiato 1 anno, pena sospesa.
La ragazza aveva avuto per due anni, dal 2013 al 2015, l’insegnante come sua docente di sostegno in un istituto di Macerata. La prof era poi andata in pensione e in seguito la studentessa avrebbe iniziato a cercarla dopo aver sviluppato una forma di ossessione e controllo nei confronti della donna.
Il pm Enrico Riccioni
L’accusa, sostenuta dal pm Enrico Riccioni, contesta alla 25enne di aver effettuato numerose telefonate anche mute, utilizzando altri cellulari, offendendo gravemente l’ex insegnante. In seguito avrebbe iniziato a perseguitare anche la figlia della prof, insultandola e minacciandola.
Più volte avrebbe minacciato le due donne dicendo che gliel’avrebbe fatta pagare. Le avrebbe perseguitate con numerose telefonate, anche da numero anonimo, avrebbe inviato sms di minacce ed ingiurie (“siete due zoc…”, “dovete prendere fuoco”), e avrebbe inviato via sms codici e chiamate da numeri stranieri. Avrebbe anche inviato due e-mail scrivendo “figlia di putt…”, “dovete prendere fuoco” e altri insulti. Avrebbe inoltre compiuto reiterati tentativi di accesso agli account delle due donne che a causa di questi comportamenti, continua l’accusa, si erano rivolte al centro antiviolenza.
L’avvocato Olindo Dionisi
Le due donne dal gennaio del 2021 avrebbero ricevuto «una quantità infinta di telefonate, sms, insulti», dice l’accusa, via social, Facebook, Instagram. La figlia sarebbe stata insultata con commenti diffamatori sulla pagina Facebook di un museo. In una occasione, prosegue l’accusa, la 25enne avrebbe citofonato e lasciato dei dolci di Carnevale in un pacchetto chiuso con carta argentata all’ingresso del condominio dove vive la sua ex docente. I fatti contestati sono avvenuti a Macerata e Pollenza, dalla fine del 2019 al marzo del 2021. Oggi si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Giovanni Manzoni. L’avvocato Sonia Savi, legale della ragazza, ha chiesto una perizia psichiatrica. Il giudice però non ha accolto la richiesta e alla fine la ragazza ha patteggiato 1 anno, pena sospesa, per stalking e diffamazione. Nel corso delle indagini è stata svolta anche una consulenza tecnica che ha evidenziato che la ragazza era parzialmente capace di intendere e di volere. Parte civile si sono costituite madre e figlia, assistite dall’avvocato Olindo Dionisi.
*A tutela delle vittime il nome dell’imputata e dettagli troppo specifici vengono omessi
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