La presentazione in Prefettura del nuovo Protocollo sicurezza
di Mauro Giustozzi (foto Fabio Falcioni)
Una mappatura del Comune con suddivisione delle forze dell’ordine a rotazione nei loro controlli giornalieri, un protocollo sulla sicurezza sottoscritto con Abi e gli istituti bancari del territorio e corsi di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro da svolgere negli istituti scolastici a partire dall’anno 2022-23. La sicurezza, soprattutto la prevenzione, resta in cima ai pensieri delle autorità impegnate su questo fronte. Non è un caso se, dopo un lavoro portato avanti in questi ultimi anni si sia giunti all’adozione di un nuovo ‘Piano per il controllo coordinato del territorio’ che va a sostituire quello precedente, oramai datato e sorpassato dalle mutate esigenze in quanto risalente al 2003.
Il prefetto Flavio Ferdani
Ad illustrare questo pacchetto di iniziative che vede un grande lavoro di squadra e di sinergia tra i vari enti coinvolti nelle diverse iniziative il prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido, il tenente colonnello Massimiliano Bolognese della Guardia di finanza, il provveditore agli studi di Macerata Roberto Vespasiani, la dirigente degli istituti scolastici del capoluogo ‘Galilei’ e ‘Gentili’ Roberta Ciampechini, la dirigente medico servizio prevenzione, sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asur Lucia Isolani e il direttore dell’Ispettorato del Lavoro provinciale Andrea Fiordelmondo.
«Oggi firmiamo questo protocollo che entra subito in vigore che riguarda il piano di controllo coordinato del territorio comunale di Macerata –ha esordito il prefetto Ferdani- ma che ho volontà possa essere esteso presto anche ad altri comuni, in primis Civitanova. Si tratta di una pianificazione nuova e adeguata alle mutate esigenze di sicurezza per Macerata. La pandemia ha portato a cambiamenti sociali, economici, sanitari che hanno profondamente inciso sul territorio. Ciò ha reso necessario questa nuova pianificazione più attuale per la sicurezza. In accordo con le forze dell’ordine abbiamo suddiviso la città in tre macro aree che sono affidate al controllo della polizia di Stato per due aree e la terza sarà vigilata dai carabinieri. Si aggiungerà poi l’ausilio anche della Guardia di finanza. Si tratta di una rotazione giornaliera che controllerà queste tre macro aree: questo ci consentirà un’ottimizzazione degli interventi, evitando sovrapposizioni, usando al meglio le risorse che abbiamo a disposizione. E’ chiaro che in casi di estrema gravità ci sarà il concorso di intervento delle varie forze dell’ordine. Con questo piano sarà aumentato il grado della sicurezza e crediamo di poter conseguire anche l’obiettivo di una maggiore prossimità delle forze dell’ordine alla cittadinanza».
Il questore Vincenzo Trombadore e il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido
Gli altri due punti affrontati dal prefetto hanno riguardato l’accordo con l’Abi per la sicurezza negli istituti bancari e l’approdo nelle scuole di corsi di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dal prossimo anno scolastico. «Quello con l’Abi è un protocollo che non potrà che migliorare il rapporto tra forze dell’ordine e banche presenti sul territorio –ha ribadito il prefetto-. Anche questo sarà attivo da oggi ed al suo interno prevede un incremento delle misure di sicurezza passive negli istituti di credito e scambio di informazioni. L’ultimo elemento, che è il tema di questo incontro, riguarda la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dei giovani che entreranno poi nel mondo del lavoro. Oggi è la Giornata mondiale sulla sicurezza sul lavoro e lanciamo questa iniziativa che partirà dal prossimo anno scolastico. Corsi di formazione sulla sicurezza che saranno portati avanti da tutti coloro che siedono attorno a questo tavolo negli istituti scolastici, con particolare attenzione verso le scuole professionali che predispongono lo studente al mondo del lavoro per fornire conoscenze su questa materia».
Roberto Vespasiani
Il questore Vincenzo Trombadore ha sottolineato come «sia importante questo nuovo piano per il controllo coordinato del territorio. Sono stati aggiornati quegli aspetti che sono risultati essenziali rispetto ai servizi di controllo del territorio che svolgiamo abitualmente. Grazie all’innovazione del numero unico di emergenza, delle telecamere ed i relativi protocolli firmati tra Prefettura e Comune di Macerata la sicurezza pubblica trova adesso questo piano che mette in sinergia il lavoro di tutte le forze dell’ordine. Lo abbiamo fatto per ora a Macerata ma l’intenzione è di farlo anche a Civitanova altra grande città della provincia ed altri comuni ancora». Il prefetto ha ricordato come in tema di telecamere il Ministero dell’Interno ha approvato e finanziato ben 28 progetti sui 35 presentati da municipi provinciali per progetti di videosorveglianza. «Questo piano consentirà di evitare sovrapposizioni tra forze dell’ordine -ha affermato il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido- attualizzando un piano oramai datato. Sfruttare meglio uomini e risorse tecnologiche per un controllo del territorio che avviene anche grazie al prezioso contributo non solo della Guardia di finanza ma anche della Polizia locale preziosa nello sgravare la nostra attività quotidiana in particolar modo nel rilevamento degli incidenti stradali. Il protocollo con l’Abi, seppur il fenomeno delle rapine non sia tanto diffuso, risulta comunque importante per dotare le filiali locali di allarmi, videosorveglianza o banconote civetta in caso di rapina. Sui luoghi di lavoro operano poi il nostro corpo del Nil a supporto dell’Ispettorato del lavoro».
Lucia Isolani
Sulla scuola il provveditore Roberto Vespasiani ha ricordato come «la formazione negli istituti viene portata avanti in tanti campi da molti anni e questo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro rappresenta un arricchimento per i nostri ragazzi. Del resto le scuole formano i futuri lavoratori ed averli coscienti della sicurezza nei luoghi di lavoro è importantissimo». Gli ha fatto eco la dirigente Roberta Ciampechini sottolineando come «corsi sulla sicurezza vengono già svolti a partire dal terzo anno delle superiori per 12 ore che riguardano tematiche come gestione dell’emergenza, antincendio, regole e sanzioni esistenti nel mondo lavorativo. Il corso proposto con l’Asur potrebbe magari approfondire tematiche mediche». Particolarmente interessante il dato che ha snocciolato dalla dirigente dell’Asur Lucia Isolani proprio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. «In questo primo scorcio di 2022 –ha detto- il numero delle denunce di malattie professionali, 240, ha superato quello degli infortuni sui luoghi di lavoro che si sono attestati a 224. In entrambi i casi si tratta di dati allarmanti. Sviluppare la cultura della prevenzione è centrale per noi: lo abbiamo già fatto in settori come edilizia, agricoltura entrare ora nelle scuole è intrigante. Si potrebbe puntare sulla formazione dei lavoratori che saranno in futuro questi giovani, magari sul tema del primo soccorso che risulta essenziale per interventi che possono salvare la vita». Condivisione del progetto legato alle scuole è stato dato anche dal direttore dell’Ispettorato del Lavoro e dal rappresentante della Guardia di Finanza.
«Nel 2022 numero enorme di infortuni, c’è necessità di lavorare e l’attenzione si abbassa»
A Civitanova iniziano direttamente dal palazzo comunale.
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Per quello che si può capire dall’articolo, l’Amministrazione Comunale non solo è assente alla presentazione del “Piano di controllo coordinato del territorio” comunale di Macerata ( un vuoto che si fa notare anche solo per cortesia istituzionale), ma sembra non aver avuto alcuna parte attiva nella sua implementazione e nelle attività correlate (a differenza di altre istituzioni od organizzazioni come il sistema scolastico o le Banche). Che tipo di coordinamento c’è con la nostra Polizia locale ? Che tipo di ruolo viene assegnato al sistema di video sorveglianza? (i protocolli di cui si parla riguardano aspetti puramente formali e non certo di integrazione operativa) Quale è la rilevanza delle politiche di prevenzione (fondamentali ad esempio nella lotta contro tutte le forme di dipendenza)? Leggo che il precedente piano era del 2003; da quel momento è cambiato il mondo in termini di Sicurezza Urbana integrata con un ruolo molto più attivo da parte dei Sindaci, delle Amministrazioni Comunali e delle risorse tecniche e umane da questi messi in campo. Mi auguro che questa “separazione” sia solo apparente e non sostanziale.