Gira video hard con la ex,
lei non ne sa niente
e scopre che è finito in rete

TREIA - Sotto accusa al tribunale di Macerata un 51enne recanatese che deve rispondere di stalking. L'uomo avrebbe perseguitato la donna, arrivando anche a bloccarla mentre andava in auto e le avrebbe inviato il link di un sito per adulti dove era presente un filmino che sarebbe stato girato di nascosto

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Auguri di buone feste dall’ex convivente e un link in allegato al messaggio: quello di un sito per adulti su cui c’è un video in cui si vedeva la donna avere un rapporto sessuale con lui. Un video che sarebbe stato realizzato all’insaputa della donna. Questa una delle contestazioni ad un recanatese di 51 anni che è imputato per stalking al tribunale di Macerata. L’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, contesta all’imputato fatti che sarebbero avvenuti a Treia, nel 2017, quando la donna aveva manifestato l’intenzione di terminare il rapporto con lui. Secondo l’accusa l’avrebbe aggredita con violenza nell’agosto 2017 quando la donna, stanca della gelosia dell’uomo, gli aveva detto di andarsene dalla casa in cui viveva. Lui l’avrebbe gettata sul letto e le avrebbe stretto il collo con forza, per poi fermarsi e andarsene. Nel settembre l’avrebbe perseguitata con telefonate, sms, messaggi su Whatsapp. Il 3 ottobre del 2017 avrebbe inseguito l’auto della donna dopo aver fatto inversione di marcia e l’avrebbe bloccata per poi afferrare lo sportello dell’auto. La donna aveva fatto retromarcia e lo sportello tra il movimento dell’auto e la presa dell’uomo si era piegato all’indietro e il vetro del finestrino era andato in frantumi. Il 9 dicembre, continua l’accusa, c’è poi l’episodio del video. La donna aveva ricevuto un messaggio dall’ex convivente di auguri (il 9 dicembre 2017) e in allegato c’era il link ad un sito pornografico con un video che ritraeva la donna avere un rapporto sessuale con l’imputato. Il video era stato pubblicato sul sito per adulti, senza che la donna avesse dato il consenso alla ripresa del rapporto sessuale. Il processo è in corso al tribunale di Macerata davanti al giudice Federico Simonelli. L’imputato è difeso dagli avvocati Simone Santoro e Massimiliano Lelli.

(Gian. Gin.)



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